Ricostruzione, Confindustria: imprese pagano ritardi dei Comuni

02 Febbraio 2011   13:31  

Ritardi di mesi nell'erogazione dei contributi per le riparazioni degli edifici danneggiati dal sisma stanno mettendo a dura prova la stabilità delle imprese, soprattutto edili, che ieri si sono fatte sentire tramite Confindustria.
A denunciare lo “stato di inerzia e di silenzioso inadempimento” del Comune dell'Aquila ma anche degli altri Comuni del cratere, è stata Alessandra Rossi, vice presidente degli Industriali aquilani, che si è fatta portavoce di un disagio che si acuisce con il passare dei mesi, e che rischia di ritardare, persino di paralizzare i già lenti lavori della ricostruzione cosiddetta leggera.
Difficoltà che cadono in un momento già particolarmente difficile dal punto di vista congiunturale, caratterizzato da crescenti difficoltà di accesso al credito – rileva Confindustria.
I ritardi, in particolare, vengono imputati alle lentezze con le quali i Comuni presentano le rendicontazioni, propedeutiche al trasferimento delle risorse da parte della Regione. Relativamente alle abitazioni classificate A, cioè riparabili – e riparate – con lavori di pronto intervento, il Comune dell'Aquila – denuncia Confindustria – ancora non liquida i compensi per i lavori effettuati nel primo semestre del 2010.
A ciò, si aggiungano, per i piccoli Comuni le difficoltà legate ad uffici tecnici inadeguati ad affrontare la mole di lavoro, mentre per il capoluogo le evidenti difficoltà logistiche – denunciate anche dai sindacati – con le quali fanno i conti gli uffici della Ricostruzione, ancora ammassati in angusti e inidonei locali all'interno della caserma della Finanza di Coppito.
Risultato: 5833 le pratiche lavorate relative agli edifici A, B e C a fronte delle oltre 12mila istanze presentate.

(MS)


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