Ricostruzione, Frattale: "Intollerabili incertezze. I cantieri non partiranno neanche a primavera"

25 Ottobre 2011   16:15  

"Questo continuo zigzagare rafforza la nostra convinzione: i soldi della ricostruzione del cratere aquilano saranno stati anche stanziati, ma è evidente che non si devono spendere". Lo afferma il Presidente dell’ANCE L’Aquila Gianni Frattale.

"Apprendiamo dell’ultima 'svolta' dei decisori per arrivare a risolvere il gravissimo problema delle pratiche giacenti presso la filiera, relative ai contributi per la ricostruzione degli edifici E, e quindi all’avvio della ricostruzione pesante.

Nulla da dire sulle scelte operative, ma certamente - dice Frattale - balza agli occhi la scarsa coerenza di metodo e di contenuto da parte di chi ha il potere di decidere sul destino del cratere. Chi ha imprese, operai e famiglie alle spalle ed anche chi si trova ancora sfollato e vuole rientrare a casa propria non può più tollerare questo percorso incerto che non sta portando alcun frutto.

Siamo fermi da troppo tempo e le soluzioni che ci vengono prospettate non sono immediate. Occorrerà tempo per selezionare 40 tecnici, altro tempo per formarli ed ulteriore tempo perché siano pienamente operativi.

E stiamo parlando - aggiunge - solo delle E extramoenia. Poi ci sarà da affrontare la ricostruzione dei centri storici.

Alla fine di dicembre, tempo limite promesso per l’approvazione di 7500 pratiche, mancano due mesi. Esattamente il periodo già trascorso a vuoto in attesa della promessa ordinanza taglia tempo. E nessuno si è degnato di rispondere alle nostre sollecitazioni e ai nostri allarmi. Ora il cambio di rotta. Non ci resta che prendere atto da soli, visto che gli interlocutori si sono eclissati, che i cantieri non partiranno neppure per la prossima primavera.

Va bene qualunque soluzione purché sia tale. Il problema è che non crediamo più che la si stia veramente cercando. E la situazione per quanto ci riguarda - conclude Frattale - sta per esplodere".


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