Ricostruzione Pietrucci a Marcozzi: "Parole che gridano vendetta, Cinque Stelle assenti sull'Aquila"

04 Dicembre 2018   11:51  

Mi dispiace riscontrare anche sulla questione della ricostruzione dell’Aquila il consunto gioco tattico del Movimento Cinque Stelle, che di fronte a un problema reale, che il governo deve affrontare in modo tempestivo e competente, perde tempo a inventare scuse di responsabilità passate. E’ successo, per stare ad alcune delle vicende più note, sul caso della sicurezza delle autostrade, o della stasi della situazione economica del Paese. In questo caso, tuttavia, le parole di Sara Marcozzi gridano vendetta, perché sono un’offesa all’Aquila e agli aquilani. 

Come si fa ad attribuire al Partito Democratico i problemi di cui inevitabilmente soffre una città che poco meno di dieci anni fa è stata colpita da un terremoto che, per estensione del centro storico colpito e grandezza della popolazione, non ha precedenti nella storia recente italiana? Come si fa quando in questi anni il Movimento Cinque Stelle all’Aquila è stato meno che latitante e quando, arrivato al governo, ha avuto l’onere e l’opportunità di dare il proprio contributo alla risoluzione di problemi che richiedono cura e attenzione costante, ha finito con il bloccare la ricostruzione ignorando l’adempimento delle nomine e l’espletamento delle procedure necessarie? Per scegliere il sottosegretario alla ricostruzione ci sono voluti mesi, dei responsabili degli uffici speciali non c’è nemmeno l’ombra, pendono inevase questioni vitali come la vicenda della restituzione delle tasse, i pagamenti dei SAL e le proroghe del personale. L’attenzione del Movimento Cinque Stelle per L’Aquila è inoltre ben riassunta dalla lista di candidati al Consiglio regionale: nella provincia del capoluogo di Regione non figura nemmeno un esponente aquilano. Io stesso, nella mia attività di consigliere regionale, in questi cinque anni ho scontato l’indifferenza e la diffidenza del Movimento Cinque Stelle nei confronti dei territorio aquilano: ogni volta che c’era da portare un sostegno o un provvedimento per il nostro territorio, ho dovuto affrontare, salvo singolari casi sporadici (anche apprezzabili), il loro ostruzionismo.

Credo che il Movimento Cinque Stelle debba avere l’umiltà di riconoscere se non i propri limiti e demeriti, almeno la realtà dei fatti. Che parlano, nell’arco di una vicenda che è quasi decennale, di un impegno e di una presenza costante del Partito Democratico e dei suoi rappresentanti istituzionali aquilani che sempre, sempre hanno anteposto gli interessi del territorio a quelli politici di schieramento, arrivando a mettere in campo iniziative di protesta anche molto dure contro governi sostenuti dal Pd, e che hanno saputo contribuire a vincere battaglie decisive, ottenere le risorse necessarie, individuare nel contesto di un evento senza precedenti, soluzioni innovative, come il quattro per cento per la rinascita economica del cratere e il Bando Fare Centro per la rinascita del centro storico. Problemi ci sono e ce ne saranno, ma vorremmo che almeno non esistessero quelli determinati dall’incuria, dalla sottovalutazione e dalla superficialità della politica e del governo, in questo caso quello sostenuto anche dal Movimento Cinque Stelle.



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