Ricostruzione: caos tra i sindaci, Nusca verso la defenestrazione

E' caos tra i sindaci del cratere sismico, alla vigilia della firma dell'intesa col governo per la costituzione dell'ufficio speciale per i piccoli Comuni e di quelli territoriali, prevista per venerdì a Roma.

Tra i primi cittadini è in atto un'azione politica tesa ad estromettere l'attuale coordinatore delle Aree omogenee, l'ex sindaco di Rocca di Mezzo Emilio Nusca. Nei suoi confronti da tempo cresce un certo malumore, causato da un protagonismo che sembra aver dato fastidio a molti.

E per la prima volta si assiste ad un'azione coordinata degli amministratori del Pdl: una quindicina di loro, sotto la regia del presidente della Provincia Antonio Del Corvo, hanno chiesto ed ottenuto la convocazione dei sindaci, prevista per oggi pomeriggio a Fossa.

Il malcontento nei confronti di Nusca pare sia da rintracciare nella gestione verticistica e nell'eccessiva attenzione riservata al suo Comune, che secondo i detrattori avrebbe avuto pochi danni e molti vantaggi. Nusca, poi, non è più sindaco, e c'è chi sul piatto della bilancia ha messo anche questo. Secondo altri, invece, il protagonismo di Nusca, il suo interlocuire in modo diretto, prima col sottosegretario Gianni Letta, oggi con il ministro Fabrizio Barca, unito alle sue competenze da ingegnere, in molti casi ha portato i suoi frutti.

Fatto sta, che i detrattori dell'ex sindaco di Rocca di Mezzo sembrano diventati la maggioranza. E nella riunione di oggi potrebbero metterlo da parte, eleggendo un nuovo coordinatore dei Comuni, 56 riuniti sotto le otto Aree omogenee previste dalle normative sulla ricostruzione.

Al suo posto potrebbe andare il sindaco di Villa Sant'Angelo Pierluigi Biondi, del Pdl. L'importanza di una scelta del genere è rappresentata dal fatto che gli amministratori di centrodestra della conca aquilana riescono a far squadra, andando per la prima volta ad insidiare quel centrosinistra che, seppur non del tutto maggioritario, è sempre riuscito a prevalere.

(MS)