Ricostruzione, i timori di Cialente e i retroscena del defenestramento di Riga

30 Aprile 2011   13:22  

“Non è più tempo di giocare. Sono io che ho chiesto nei mesi scorsi le integrazioni alle convenzioni con Cineas e Reluis”. È irritato il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente che dopo aver appreso delle accuse lanciategli dal gruppo di Alleanza per l'Italia ha ritirato ieri sera le deleghe all'assessore Roberto Riga.

Il partito di Rutelli si è schierato a fianco dei progettisti, in questo momento in fortissime difficoltà per rispettare i tempi dettati dalle ordinanze, ritenendo così Cialente corresponsabile, assieme agli organismi tecnici Cineas e Reluis, di bloccare la ricostruzione pesante.

Accuse che non sono state digerite da chi, come il sindaco, conduce da tempo una battaglia quasi in solitaria contro la cosiddetta governance della ricostruzione.

E oggi, quella che da molti è stata letta come una nuova crisi di maggioranza, sembra piuttosto essere una una resa dei conti tutta interna ad Alleanza per l'Italia.

Secondo i rumors, infatti, dietro le dure prese di posizione contro il sindaco le ambizioni di almeno una parte dei quattro consiglieri comunali in quota Api, che in questo modo – se tutto va nel verso giusto – toglierebbero di mezzo l'assessore defenestrato.

C'è già chi parla dell'affidamento delle deleghe fino a ieri in mano a Roberto Riga - urbanistica, pianificazione, protezione civile e sanità - a Pierluigi Mancini, al quale già lunedì il primo cittadino potrebbe conferire l'incarico.

Le acque nel centrosinistra, comunque, restano agitate. In pochi hanno digerito anche la recente nomina del nuovo assessore in quota Rifondazione.

Le quotidiane fratture nella coalizione non possono non far gioco agli avversari politici.

“Ancora dodici mesi di questo centrosinistra e L’Aquila potrebbe subire danni irrimediabili” ha commentato Luigi D'eramo de La Destra.

Polemiche politiche a parte, sullo sfondo, la ricostruzione, ancora al palo.

(MS)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore