Ricostruzione, la proposta di legge popolare non sarebbe mai stata depositata

14 Ottobre 2011   17:09  

Secondo il giornalista de L'Espresso Primo Di Nicola, che rilancia la notizia tramite Facebook, "la proposta popolare e le firme non sono mai state depositate in Parlamento. Si sarebbero fermate al gruppo parlamentare del Pd al quale gli aquilani le avevano affidate per depositarle negli uffici di Montecitorio".

LA NOTA DI PRIMO DI NICOLA SU FACEBOOK

Non ci fosse di mezzo la tragedia del sisma ci si potrebbe ridere sopra. Ma con decine di migliaia di persone ancora fuori dalle proprie case la faccenda assume i contorni della beffa. I terremotati abruzzesi aspettano da mesi di vedere incardinata alla Camera dei deputati la discussione sulla proposta di legge popolare per la ricostruzione dell'Aquila e la prevenzione dei disastri ambientali in tutta Italia. Per metterla a punto e raccogliere le firme necessarie (50 mila) per portarla all'attenzione del Parlamento c'è stata una grande mobilitazione in tutta la regione.  A giugno, accompagnato da un drappello di parlamentari, il comitato promotore venne addirittura ricevuto dal presidente Gianfranco Fini che si impegnò a portare presto in aula la proposta. Ma in aula, dopo quattro mesi, la legge non è ancora arrivata. Perché? A quanto risulta a "l'Espresso" la proposta popolare e le firme non sono mai state depositate in Parlamento. Si sarebbero fermate al gruppo parlamentare del Pd al quale gli aquilani le avevano affidate per depositarle negli uffici di Montecitorio. Ma c'è di più: le firme raccolte non sarebbero 50 mila, come dichiarato ai giornali in occasione dell'incontro con Fini, ma qualche migliaio in meno. Dunque, insufficienti a far decollare la proposta.


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