Ricostruzione, rinviato alla prossimo settimana il decreto emergenze che riguarda anche L'Aquila

16 Maggio 2013   18:51  

Rinviato alla prossima settimana il decreto sulle emergenze ambientali, all'esame delle Commissioni Lavori Pubblici e Ambiente del Senato.

Il Governo ha chiesto qualche giorno per valutare le numerose richieste di modifica delle forze di maggiornaza, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di allentare le norme del patto di stabilità.

E in quel decreto si annidano norme per il post terremoto in Emilia romanga e in Abruzzo.

Qualche giorno duneue per valutare, anche le richieste arrivate dall'Aquila.

Ieri il sindaco è stato ascoltato proprio dalle suddette commissioni del Senato, e ora è in attesa.

Ieri non ha incontrato il premier Enrico Letta che potrebbe convocarlo a Roma da un momento all’altro.

"Il risultato del vertice è politico. Ora c’è una introiezione da parte del Governo delle necessità degli aquilani - ha spiegato Cialente - È stata una riunione ai massimi livelli con esponenti del Tesoro, dell’Economia e della stessa presidenza, oltre che con il coordinatore politico di Letta l’onorevole Francesco Sanna". Ci sarebbe poi un impegno del sottosegretario Giovanni Legnini, "lo ringrazio per quello che sta facendo" per una visita del presidente del Consiglio all’Aquila.

Prima di arrivare a palazzo Chigi il sindaco aveva avuto una audizione in Senato (commissione Ambiente e lavori Pubblici).

È stata l’occasione per ribadire che servono 1,4 miliardi per realizzare la ricostruzione privata, "cifra di cui il 63% sarà destinata al cratere e il restante all’Aquila".

"Finalmente da oggi il governo italiano ha la consapevolezza ufficialmente che non ci sono più soldi per ricostruire cratere".

E chissà che anche l'audizione di Cialente non abbia spinto il Governo a prendere tempo per capire e, magari, trovare l risorse.


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