Riesplode la guerra dei taxi, i pescaresi pronti al sit-in di fronte alla Regione

I teatini: "Il decreto parla chiaro"

11 Settembre 2013   14:59  

Si sperava che con la stipula del decreto da parte di Chiodi, lo scorso 7 agosto, l'annosa questione relativa al servizio taxi da e per l'Aeroporto d'Abruzzo e le conseguenti diatribe tra i tassisti pescaresi e teatini fossero giunte, se non a conclusione, almeno in prossimità di una soluzione, ma così non é andata.

Ieri, infatti, ha avuto luogo il censurabile episodio che ha visto due tassisti che nel contendersi un cliente sono arrivati addirittura alle mani, e nella mattinata di oggi i pescaresi, contestando la validità del decreto, si sono recati a protestare direttamente presso la sede della Regione di viale Bovio, preannunciando un sit-in a tempo indeterminato di fronte alla stessa che avrà inizio la mattina del prossimo 16 settembre, che sarà svolto esclusivamente dai mezzi fuori turno, garantendo quindi il consueto servizio agli utenti.

"Il decreto firmato dalla Regione é inadeguato, un mero contentino per i nostri colleghi di Chieti che ha determinato una situazione unica in tutta Italia", ha affermato Antonio Abagnale, presidente dell'Uritaxi di Pescara, "poiché la legge nazionale, come noto, permette l'accesso alle strutture aeroportuali alle sole vetture dei comuni  sul cui territorio esse sorgono. Il clima si é fatto molto pesante, ma da parte nostra c'é la volontà di evitare l'irreparabile, per cui chiediamo che il decreto venga rettificato, ritirando lo stazionamento dei teatini e consentendo loro di poter solo venire a prendere i clienti che li chiamano. Se ciò non avverrà, non ci fermeremo al sit-in, ma siamo pronti a bloccare le principali arterie di Pescara, con il supporto di colleghi di altre regioni preoccupati per le possibili conseguenze di tale precedente".

Il portavoce dei tassisti di Chieti, Renzo Buccione, in risposta, ha controbattuto sostenendo che "per quel che ci riguarda, stiamo cercando in tutti i modi di disciplinare il servizio, e non siamo assolutamente preoccupati per l'episodio di ieri, poiché contrariamente a quanto si crede il litigio non é avvenuto tra uno di noi ed un pescarese, ma tra due pescaresi. A Pescara minacciano un presidio di fronte alla Regione? Il decreto é stato firmato, anche se comprendiamo che a loro possa dare fastidio".

Proposte per stemperare la tensione sono arrivate anche da Luigi Colalongo,  presidente della Confartigianato Taxi Abruzzo, che ha ricordato come "il Comune di Chieti, a differenza di quello di Pescara, ha già provveduto a redigere una turnazione per regolamentare l'avvicendamento tra i tassisti delle due città", e precisando che "dopo aver constatato che i colleghi pescaresi hanno ripetutamente violato le norme esplicate nell'articolo 19 dello statuto del loro stesso regolamento taxi, per poter svolgere un lavoro attivo alla riuscita del servizio, richiediamo almeno per i primi tempi la presenza stabile presso l'Aeroporto di un servizio di Polizia Municipale atto al controllo ed al rispetto dei regolamenti comunali, oltre all'adozione da parte del Comune di Pescara di una turnazione di nove operatori".

Lorenzo Ciccarelli


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