Rifiuti, l'Abruzzo sull'orlo dell'emergenza. Il Pd attacca Chiodi

Chiude Cerratina. Paolucci: ancora senza assessore

04 Gennaio 2011   11:25  

La discarica intercomunale di Cerratina di Lanciano è chiusa dal primo gennaio scorso per il mancato rinnovo dell'autorizzazione regionale per l'impianto di pretrattamento obbligatorio per legge. Ma da quanto si è appreso, oggi pomeriggio, il presidente Chiodi, dovrebbe firmare l'ordinanza di autorizzazione dell'utilizzo dell'impianto mobile della discarica.
53 comuni frentani e quelli extraconsortili dell'aquilano e del teramano da giorni non possono conferire i rifiuti in discarica. In via di emergenza da questa mattina e per due giorni i rifiuti dei 53 comuni lancianesi dovranno essere smaltiti nella discarica di Aielli nella Marsica. Da giorni molti comuni hanno i rifiuti non raccolti per strada con problemi igienico sanitari. Sulla vicenda il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, presidente dell'assemblea consortile dichiara che "la situazione venutasi a creare ha dell'incredibile ed è frutto di assoluta negligenza del consorzio smaltimento rifiuti di Lanciano che non ha richiesto in tempo alla regione il rinnovo dell'autorizzazione dell'impianto mobile di pretrattamento. Per questa situazione delicata non si poteva aspettare l'ultimo giorno, il 31 dicembre scorso, ma bisognava muoversi anzitempo mesi addietro. Il comune di Lanciano fino a questa mattina da giorni non ha potuto raccogliere i rifiuti e aveva i camion stracolmi. Speriamo ora che il governatore Gianni Chiodi provveda presto a rinnovare l'autorizzazione dell'impianto".

"L'Abruzzo e' vicino all'emergenza rifiuti, con sole sei discariche aperte, una capienza residua sufficiente solo per pochi mesi e senza uno straccio di assessore all'ambiente. Chiodi sta portando l'Abruzzo nel caos anche nei rifiuti". Lo denuncia il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci.
Quella contro l'assenza di un assessore all'Ambiente e alla Protezione civile, in una regione ancora in emergenza post-terremoto e sull'orlo dell'emergenza rifiuti, è stata anche una campagna di Abruzzo24ore.tv sin dalle prime settimane dopo le dimissioni di Daniela Stati. Una finestra che conteggia il tempo - ormai più di 17 settimane - dal quale manca un assessore alla Protezione civile, appare sulla home page del nostro sito sin dalle prime settimane dopo la bufera giudiziaria che portò alle dimissioni della Stati, le cui deleghe, non proprio irrilevanti, ad oggi non ancora vengono riassegnate.
"Chiodi - aggiunge il segretario Pd - dovrebbe mobilitarsi per trovare soluzioni alternative ed evitare di fare la fine di altre regioni, ma preferisce anteporre le guerre interne alla sua maggioranza e mantenere l'Abruzzo senza un assessore all'ambiente ormai da sei mesi, tagliando peraltro 20 milioni di euro all'ambiente nel corso dell'ultima Finanziaria regionale. C'e' un palese tentativo di spingere l'Abruzzo verso il caos per far passare l'idea del termovalorizzatore, rinunciando agli impianti di bioessiccazione e compostaggio ed alle piattaforme per la differenziata che invece potrebbero consentire al settore di completare la filiera ed arginare l'emergenza. Invece di aspettare il baratro, Chiodi nomini subito un assessore con il preciso mandato di evitare l'emergenza e programmare una gestione del ciclo dei rifiuti che punti seriamente sulla raccolta differenziata e mantenga il controllo saldamente nelle mani dei cittadini e dunque della sfera pubblica. Dopo la sanita' e la ricostruzione, oggi commissariate, non vorremmo ritrovarci con un altro settore cruciale della vita dei cittadini sottratto alle regole di partecipazione e trasparenza e affidato ad una logica commissariale non chiamata a rispondere davanti ai cittadini".


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