Rifiutopoli: il memoriale Di Zio che fa tremare la politica

29 Settembre 2010   14:00  

Tutto pronto o quasi, la Procura di Pescara ha in mano elementi in abbondanza per far esplodere in tutta la sua potenza lo scandalo dei rifiuti in Abruzzo, un'inchiesta - per stessa ammissione dei magistrati - della portata maggiore di Sanitopoli. Per ragioni di praticità, tuttavia, si preferisce procedere a tranche, una strategia che consente, tra l'altro, di avere tutto il tempo per smussare ancora qualche angolo.

In questo ha, o potrebbe avere, una notevole valenza l'annuncio, da parte del patron della Deco Rodolfo Di Zio, di un memoriale dettagliato che in maniera criptica lo stesso Di Zio ha giustificato come uno strumento per spiegare questioni di materia tecnico amministrativa di particolare complessità.

In parole povere il re delle discariche illustrerà per iscritto i suoi rapporti con il mondo politico abruzzese partendo dall'ammissione di aver erogato contributi in denaro, anche se formalmente corretti, ad esponenti e partiti politici di tutti gli schieramenti in occasione di campagne elettorali o di particolari eventi connessi ad attività di propaganda politica.

Contributi elettorali a Teramo, nello specifico al sindaco Brucchi che domani mattina chiarirà ai magistrati, contributi a Chieti, nello specifico al senatore Di Stefano convocato in procura venerdì mattina, ma contributi anche nel pescarese, ed in particolar modo sull'asse Vestina-Montesilvano e qui il coinvolgimento politico dovrebbe essere sostanzialmente trasversale visto che si parla di vicende che risalgono ad almeno quattro anni fa quando era il centrosinistra a tenere banco sul fronte amministrativo. La fase due di rifiutopoli, dunque, é alle porte ed ancora una volta é il mondo della politica, nel suo complesso, a tremare.

Luca Pompei per il tg di Rete8

 


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