Rifondazione e Comunisti Italiani contro la Rai: "Basta censure"

12 Aprile 2011   20:57  

"Da tempo denunciamo l'oscuramento che la Federazione della Sinistra e i soggetti che la compongono subiscono da parte della RAI e del sistema dell'informazione in generale. L'oscuramento riguarda sia la nostra partecipazione ad eventi, manifestazioni pubbliche, sia le posizioni che esprimiamo sulle diverse questioni politiche e sociali". Lo affermano in una nota i segretari regionali di Rifondazione e Comunisti italiani, Marco Fars e Antonio Macera.

"L'oscuramento operato nei nostri confronti, il bavaglio messo alla nostra politica ad opera del sistema dell'informazione merita una risposta di protesta democratica. Per questo domani pomeriggio manifesteremo in tutte le regioni davanti alle sedi RAI. Per l’Abruzzo il presidio si svolgerà mercoledì 13 aprile alle ore 17.30 davanti alla sede RAI regionale in via De Amicis a Pescara.

Chiederemo contemporaneamente - aggiungono - l'incontro con il presidente della RAI Paolo Galimberti, a cui parteciperanno, il Portavoce Massimo Rossi unitamente a Paolo Ferrero, Oliviero Diliberto, Cesare Salvi e Gianpaolo Patta.

Rifondazione Comunista e i Comunisti Italiani sono stati sempre in prima fila nel sostenere l'informazione libera e senza bavaglio. Ora chiediamo che il 'bavaglio' lo tolgano anche a noi perché la censura che subiamo è rigorosamente bipartisan e coinvolge anche i conduttori e i programmi più antiberlusconiani.

Chi non è organico al bipolarismo e contrapposto apertamente ai poteri forti pare non avere più diritto di accesso ai canali di informazione nazionali. La Federazione della Sinistra nell'ultima competizione elettorale ha raccolto il 3,4% ma da due anni ha uno spazio in tv dello 0,0001 come confermato anche dagli osservatori indipendenti. Una strategia di oscuramento e censura profondamente antidemocratica che ricorda il maccartismo anni '50.

E' particolarmente grave - proseguono Fars e Macera - che alla censura berlusconiana si aggiunga anche quella degli spazi riconducibili al centrosinistra. Dispiace che persino Fabio Fazio se ne esca con battute infelici come domenica scorsa: 'Rifondazione Comunista non esiste più'! Nonostante l’oscuramento e la disinformazione noi r-esistiamo in un'Italia di banderuole e voltagabbana.

La storia d’Italia - concludono - insegna che l’anticomunismo è nemico della democrazia. La Costituzione repubblicana non a caso porta la firma del comunista Umberto Terracini".


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