Rigopiano: Sentenza della Corte d'Appello - Esclusi Depistaggio e Omicidio per l'Ex Prefetto

15 Febbraio 2024   17:25  

La Corte d'Appello, presieduta da Aldo Manfredi, ha emesso la sentenza riguardante il caso Rigopiano, confermando le condanne di primo grado e fornendo nuove decisioni riguardo agli imputati. Francesco Provolo, ex prefetto di Pescara, è stato condannato per omissione di atti d'ufficio e falsità ideologica, mentre Leonardo Bianco, dirigente della prefettura di Pescara, è stato condannato per falso. Tuttavia, le accuse di depistaggio e omicidio plurimo nei confronti di Provolo non sono state confermate.

Il dirigente comunale Enrico Colangeli è stato invece condannato per omicidio colposo e lesioni plurime. Le condanne di primo grado per altri imputati, come il sindaco di Farindola Lacchetta e il dirigente della Provincia Di Blasio, sono state confermate.

L'avvocato Sergio Della Rocca, difensore dell'ex prefetto Provolo, ha dichiarato: "La sentenza si rispetta come quella di primo grado. È stata confermata l'assoluzione su depistaggio e omicidio plurimo. Mentre è arrivata la condanna per omissione di atti d'ufficio e falso." Ha inoltre anticipato un ricorso in Cassazione.

Gian Domenico Caiazza, legale di Provolo, ha sottolineato che la corte d'appello ha confermato l'assoluzione dell'ex prefetto riguardo alle accuse più gravi. Ha precisato che Provolo è stato ritenuto responsabile solo per omissione di atti d'ufficio relativi al giorno precedente alla tragedia di Rigopiano, sottolineando che tali fatti sono privi di rilevanza rispetto all'evento in sé. Ha anche smentito voci riguardo a una presunta condanna per depistaggio.

Il caso, quindi, sembra destinato a proseguire con ulteriori ricorsi e azioni legali, mentre l'attenzione pubblica rimane focalizzata sulle responsabilità legate alla tragedia di Rigopiano.


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