Rimozione macerie. Dopo le carriole arriva l'esercito

C'è voluto l'olio di gomito, la determinazione, l'orgoglio aquilano del popolo delle carriole per smuovere i macigni della burocrazia che impedivano (Bertolaso dixit) una più celere rimozione delle macerie.

Oggi infatti a piazza Palazzo è arrivato l'esercito . Il via libera all'operazione, già annunciata nei giorni scorsi, è arrivato dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, al termine di un incontro con il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi.

'' Si tratta - specifica il ministro - di circa 10 mila tonnellate di materiali che saranno rimosse nell'arco di un paio di settimane. E' evidente che per non intralciare i lavori e per motivi di sicurezza occorre assicurare il rispetto della chiusura della zona rossa" .

''E' un'operazione - ha spiegato poi il commissario Gianni Chiodi - che va portata a termine presto e per questo sarà fondamentale poter disporre di un numero adeguato di mezzi e di uomini. L'esercito affiancherà i vigili del fuoco, già da mesi impegnati in questo lavoro, che hanno stimato in 10 mila tonnellate la quantità di materiale da rimuovere da vicoli, strade e piazze del centro storico cittadino. E si tratta di macerie ammucchiate lì dalle imprese che hanno eseguito i puntellamenti e che evidentemente non hanno completato il loro compito. Ma da questo momento i controlli saranno ferrei''.

La scelta di iniziare proprio da piazza Palazzo, l'enfasi posta sula necessità di blindare di nuovo la zona rossa, sospettano alcuni esponenti dei comitati, e anche l'assessore comunale Alfredo Moroni, ha anche una valenza demagogica e propagandistica, quella di togliere la scena alle carriole, che al governo non ha fatto fare certo una bella figura, e restituirla al presidente Silvio Berlusconi, in un momento di difficoltà. Le troupe Mediaset infatti già accorrendo a L'Aquila  per immortalare l'esercito al lavoro.

A parte questa sottolineatura polemica, la notizia è stata comunque accolta con soddisfazione dai cittadini che da varie domeniche si recano a piazza palazzo con pale secchi e carriole

Spiega ad esempio Stefano: '' Abbiamo vinto. Dopo le nostre manifestazioni si comincia a rimuovere le macerie. Stiamo dimostrando che certi percorsi non devono essere necessariamente contrattati con le istituzioni ma, quando si ha l'appoggio popolare, si possono anche imporre. Ora dobbiamo pero' controllare che vengano rispettate le opportune differenziazioni nello smaltimento delle macerie. Potremmo per esempio organizzare gruppi di lavoro che si affianchino alle squadre di vigili del fuoco e militari in azione.. ''

Il popolo delle carriole comunque anche domenica prossima sarà mobilitato, non solo con le carriole, ma per una grande assemblea dove discutere dei bisogni e delle priorità dei cittadini aquilani.

'' Oramai il meccanismo della partecipazione è innescato - spiega Antonio - e vogliamo controllare tutto nelle dinamiche della ricostruzione, come ad esempio la filiera del trasporto macerie, che rappresenta un business gigantesco, intorno a cui c'è una guerra in corso. Non vogliamo che imprenditori sciacalli e mafiosi, con il loro codazzo di politici asserviti e corrotti, tocchino una sola pietra della nostra città coln le loro luride mani''.

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L'Aquila - Le ruspe arrivano a Piazza Palazzo. I comitati chiedono di sapere come, dove, da chi e a che costi le macerie saranno smaltite, differenziate e recuperate. A seguire la cronaca di Guisi Pitari, esponente dei comitati. ''Villa Comunale ore 9.00: ci siamo dati appuntamento dopo aver letto l'ANSA di ieri sera, che diceva di un imminente arrivo di Esercito e Vigili del Fuoco per lo sgombero