Rimpasti indigesti: Tarquini e Celi scrivono a Cialente

21 Marzo 2009   16:55  

" Caro Sindaco,
ieri alle ore 14.00 abbiamo appreso dalla tv locale di essere state destituite dalla Giunta Comunale. Ti scriviamo scegliendo la stessa forma pubblica che hai utilizzato tu, la stessa con la quale da due anni apprendiamo le notizie, perché non hai mai voluto affrontare con i diretti interessati le discussioni che li riguardavano e non hai mostrato coraggio neanche questa volta.

Dal punto di vista politico potrebbe sembrare normale (tu stesso definisci questo come “un utile avvicendamento all’interno dell’esecutivo”) ma dal punto di vista umano è vergognoso: dopo due anni che, lealmente, ti siamo state a fianco, affrontando problemi senza soluzione con riunioni fiume e giornate intere chiusi a palazzo - e sempre tu, sulla stampa, ci ringrazi per “il proficuo lavoro svolto in questi 21 mesi di mandato denotando lealtà e correttezza, soprattutto nei momenti più difficili”- non abbiamo meritato neanche una parola sulle intenzioni che avevi, né tanto meno una semplice telefonata!

Anche se ci hai delegittimato dal punto di vista politico, avresti almeno potuto rispettarci a livello personale, se non altro per il nostro ruolo di donne ed in questa circostanza specifica -almeno per una di noi- anche di madre.

Hai tentato di screditarci per giustificare le tue scelte, questo non lo permettiamo neanche al Sindaco.

Nello scorso rimpasto i meccanismi sono stati gli stessi, con le notifiche di revoca arrivate al bar! Questi metodi li rifiutiamo e li denunciamo pubblicamente, alla faccia del Comune trasparente che vai predicando! Le scelte sono state condivise nelle segrete stanze da due tre persone, sempre le stesse.

I problemi irrisolti di questa città sono numerosi, certamente sappiamo bene quali sono e qual è la vera difficoltà dell’Amministrazione in questo momento, ma i tuoi continui proclami di “alzare l’asticella” continuano solo ad offendere e a delegittimare chi ha collaborato con te; le tue scelte, che non condividiamo ma rispettiamo, hanno penalizzato ancora una volta la rappresentanza femminile all’interno delle Istituzioni, nonostante le tue intenzioni iniziali lasciassero ben sperare. Saranno pure esistite in questa città due donne capaci di sostituirci!

Non rinneghiamo certo l’esperienza vissuta, che ci ha consentito di imparare molto e ci ha dato modo di conoscere tanta gente; ringraziamo tutti i dipendenti comunali che hanno in qualche maniera collaborato con noi e salutiamo i consiglieri comunali: a quelli dell’opposizione va un ringraziamento per la collaborazione mai distruttiva; con loro il confronto è stato sempre molto corretto, le critiche sono state solo di natura politica e mai personali; hanno avuto un rispetto delle donne dell’esecutivo che non è stato, al contrario, mostrato da alcuni consiglieri della tua maggioranza e a volte neanche da te, Sindaco: il non difenderci equivale a condividere le offese! Ai molti consiglieri della nostra coalizione, che ci hanno sostenuto e spesso anche difeso, esprimiamo riconoscenza per la collaborazione ricevuta ed un sentito grazie.

Non da ultimo il nostro partito, il PD, che ci ha sacrificato non si sa bene per quali interessi. Oggi è allo sbando totale, c’è malessere, malumore, mancata partecipazione alle decisioni importanti, una classe dirigente che non sa più cosa dirigere e come. Non possiamo poi sorprenderci del gran numero di cittadini nauseati che disertano le urne.
Senza invidie e gelosie auguriamo ai nostri ex colleghi di Giunta buon lavoro nell’interesse della città, anche se molti di loro, rispondendo forse alle stesse logiche ed allo stesso stile, non si sono spesi neanche per una telefonata!

E a te Sindaco, che non meriteresti rispetto perché non lo hai mostrato nei nostri confronti, per la grande dignità che riconosciamo al ruolo che ora stai ricoprendo e per la deferenza che nutriamo nei confronti delle Istituzioni, auguriamo, alla stessa maniera, un buon lavoro."

Roberta Celi - Luigia Tarquini

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