Rimpasti per soli maschi al comune di Pescara

29 Dicembre 2010   11:09  

Rimpasti in vista, ma per soli maschi, anche al Comune di Pescara, che in questi mesi diventa forse un tragicomico spaccato di cosa è (diventata) la politica in Italia.

Un posto in giunta, nel nuovo riequilibrio voluto (leggi ''imposto'') dal sindaco Albore Mascia, come noto spetta all'Udc, ma è l'Udc che però non si decide sul nome e litiga ferocemente mediante ''un pacato e costruttivo confronto tra diversità di vedute'' al suo interno. Il partito della politica dei due forni infatti a Pescara ha la jatttura di avere anche due papabili assessori: il giovane e ambizioso Enzo Di Vittorio e l'uomo di apparato Mario Cappelluti, entrambi candidati alle ultime elezioni e non eletti. Uno dei due i pescaresi se lo ritroveranno comunque nel governo cittadino.

L'Udc vuole poi una delega pesante, cioè i lavori pubblici. Merce pregiata che gli altri partiti della colazioni ambiscono con pari appetito. Da accontentare c'è pure Pescara Futura dell'assessore regionale al bilancio Carlo Masci, che caldeggia il suo fedele vice presidente del consiglio comunale Gianni Santilli. Che però potrebbe per così dire accontentarsi anche della delega al volontariato occupato per ora da Carla Panzino. Ma Gianni Santilli sarà pure bravo ma ha un difettuccio: è un maschio e c'è la scocciatura delle quote rosa, tre assessori al Comune di Pescara devono essere per forza donne.

Ma Masci dicono i ben informati avrebbe un piano diabolico in serbo. Ovvero: far diventare assessore Barbara Cazzaniga, la nota gioielliera di Piazza Salotto. Poi si cambia lo statuto e si riduce la quota rosa, e così Cazzaniga dopo aver tenuto in caldo la poltrona, la cede al maschio designato Gianni Santilli.

Altra ipotesi che non prevede necessariamente l'abbattimento delle quote rosa per Masci è quella di sostituire il suo assessore alla cultura Elena Seller, sempre a beneficio di Gianni Santilli, che però andrebbe comunque ai lavori pubblici, non sapendosene che fare della Cultura. A quel punto però l'Udc dovrebbe trovarsi un'assessora femmina, quando i pretendenti di cui sopra sono ambedue maschi, e per una delega come la Cultura dove al giorno d'oggi di soldi e potere ne girano davvero pochi.

I conti però non si possono fare senza i maschi del Pdl e il dominus Lorenzo Sospiri che per le medesime poltrone punta su un altro esuberante maschio, Armando Foschi, consigliere comunale del Pdl.

Anche se dietro le quinte si sta consumando una guerra senza quartiere, ai microfoni e taccuini Lorenzo Sospiri assicura:''All'interno del partito e della coalizione di centrodestra non ci sono né risse e né scontri, tanto meno con il collega e alleato Carlo Masci, con il quale c'è un rapporto di stretta collaborazione e cordialità''.

E nella scacchiera del potere pescarese c'è anche un'altra casella importantissima da occupare: quella del dirigente del settore Lavori pubblici Bellerefonte Tarraborelli al quale scade il contratto. Il Comune dovrà bandire un concorso, altra jattura che ostacola il libero dispiegarsi della contrattazione tra i partiti. Intanto il posto di Tarraborelli potrebbe essere occupato nei mesi di vacatio da Fabrizio Trisi, candidato alle precedenti elezioni con Pescara futura e fedelissimo anche lui di Carlo Masci.

Concludiamo al suggestiva panoramica con la sommessa voce della consigliera finiana Adele Caroli: ''Non vorrei che si volessero cancellare le quote rosa per accontentare qualche consigliere insoddisfatto''. Perspicace..

FT




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