Dopo un lungo travaglio e forse inutile oggi il consiglio regionale voterà la proposta di riordino delle Province da inviare al governo a cui spetta l'ultima parola. Le proposte saranno molteplici. Salvo sorprese passerà quella della maggioranza approvata questa mattina in commissione.
Ovvero la soppressione di tutte le Province e la delega dei servizi sulla base dei sette ambiti territoriali, ovvero ai comuni.
La proposta zero province, insomma, l'azzeramento per evitare all'Abruzzo inutili guerre di campanile e impossibili quadrature del cerchio anche all'interno della maggioranza e tra esponenti potici espressione dei vari territori.
Il Pd non ha partecipato al voto e ha definito la proposta del Pdl demagogica e pilatesca.
E che non potrà essere accolta dal governo perché incostituzionale. Il Pd presenterà in consiglio proposte alternative come quella della provincia unica con tre macro-aree.
Stessa posizione dell'Udc che però considera ancora più importante dare nuove deleghe alle province in particolare la gestione del ciclo idrico e dei rifiuti.
L'Italia dei Valori come il Pdl è favorevole all'azzeramento delle province. Ma con una differenza di fondo: questo deve valere in tutta Italia e spetta dunque al governo abolirle tutte. Rifondazione non ha partecipato alla commissione.
Il Sel si asterrà. Ma la questione di fondo è che la decisioni del consiglio regionale, non sarà, tuttavia, vincolante per il governo. E il governo avrebbe già deciso: in Abruzzo resteranno due province ovvero quella di L’Aquila-Teramo (con capoluogo L’Aquila) e quella di Pescara-Chieti (con capoluogo Pescara).
Una decisione d'imperio che per comprensibili ragioni non piace affatto né a Teramo e né a Chieti. Ieri a Chieti hanno infatti manifestato oltre u migliaio di persone.
Ed oggi il consiglio regionale sarà assediato dai teramani Maurizio Brucchi (Pdl) (che, dice l’associazione in una nota diffusa ieri, oggi all’Aquila «indosserà la fascia tricolore istituzionale per rappresentare l’intera cittadinanza), lancia ''un appello a tutti i nostri concittadini affinché aderiscano alla manifestazione per evitare l’accorpamento/soppressione della nostra Provincia, che causerebbe la scomparsa di Teramo capoluogo''