Riordino province, Ugl al Cal: "La soluzione più valida Chieti-Pescara e L’Aquila-Teramo"

12 Settembre 2012   16:43  

"La riorganizzazione delle province non può limitarsi a guardare esclusivamente le competenze sempre più limitate degli enti provinciali ma deve accettare la sfida di integrare i territori esaltando le specializzazioni di ciascuno di essi."

Lo ritiene il segretario generale Ugl Abruzzo, Piero Peretti intervenuto all'odierna riunione del Cal.

 

"In relazione all’argomento in oggetto, la scrivente O.S. dichiara che la soluzione più giusta e strategicamente più convincente è quella che vede la regione suddivisa in due province scaturenti dall’accorpamento di L’Aquila con Teramo e di Chieti con Pescara.

Tale soluzione porterebbe alla nascita di due province omogenee con potenzialità e problematiche analoghe. Inoltre la nascita delle succitate province, oltre a garantire il potenziamento dell’area metropolitana Pescara-Chieti, porrebbe fine al deleterio dualismo tra aree costiere ed aree montane.

L’area metropolitana Pescara-Chieti potrà diventare il trampolino di lancio nei confronti dei Balcani grazie anche all’aeroporto ed al porto di Ortona. L’Aquila e Teramo, ben collegate da una importante arteria autostradale che in tempo ragionevole le congiunge a Roma, potranno valorizzare le loro vocazioni basate sulla ricerca scientifica, l’alta tecnologia, il turismo culturale e quello costiero.

 

Le altre proposte di cui si parla in queste settimane appaiono del tutto inadeguate.

 

La proposta che prevede l’accorpamento di Chieti-Pescara-Teramo è la più dannosa e deve essere evitata. Suddividere la regione in una provincia nettamente più forte sia demograficamente che economicamente ed una provincia più povera cui verrebbero confinati tutti i problemi relativi alle zone interne ed alla ricostruzione post-sisma, appare una soluzione che, anziché puntare al rilancio della regione, porterebbe alla fine dell’Abruzzo. 

 

La proposta che prevede il territorio regionale diviso in 3 province con l’accorpamento di Pescara con Teramo è una facile soluzione di ripiego che, oltre a non offrire qualsivoglia prospettiva strategica, sancirebbe la fine dell’area metropolitana Pescara-Chieti (che di fatto esiste) e farebbe comodo solo a coloro che  non vogliono assumersi alcuna responsabilità decisionale."

 

 

 


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