Riparte la draga, ma spunta l'incognita sabbia: dove depositarla?

Nessun Comune costiero l'ha richiesta per il ripascimento

08 Gennaio 2014   10:41  

Dopo la pausa delle festività natalizie, è ripresa l'attività di dragaggio del porto canale da parte del motopontone Cobra 2. Fin qui tutto bene, non fosse che per la Sidra spunta ora un nuovo dilemma: che fare della sabbia accumulatasi nel frattempo sulla banchina sud?

Tale sabbia, derivata dal processo di separazione dei fanghi recuperati dal fondo del canale, era inizialmente stata indicata per il ripascimento delle coste e delle spiagge soggette ad erosione lungo la riviera abruzzese, ma per il momento non vi è stato ancora nessun Comune che ne ha fatto richiesta.

E, nel frattempo, la sabbia ha formato varie collinette, non nocive per la salute ma nemmeno bellissime a vedersi, di certo non un degno viatico per l'eventuale ripristino di rotte turistiche da e per la Croazia.

Una questione almeno in apparenza infinita, quella del dragaggio, tanto che non manca di di suscitare ulteriori interrogativi, relativi alle modalità di scavo: per consentire il passaggio dell navi e poter quindi ripristinare le rotte turistiche, secondo alcuni addetti ai lavori, sarebbe stato opportuno scavare almeno fino a sei metri e mezzo, non fino a cinque e mezzo.

Di fatto, quindi, c'è chi lamenta che tali lavori, che dovrebbero vedere il termine entro un mese, siano destinati a rivelarsi utili fino ad un certo punto.


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