"Riparti Pescara", evento di FI sulle priorità del capoluogo adriatico

10 Dicembre 2015   15:10  

Più Sicurezza, meno Tasse e più Sviluppo: sono i tre punti cardine da cui deve ripartire Pescara, piegata da 18 mesi di una giunta Alessandrini inadeguata, politicamente incapace di assumere decisioni tese a tutelare la città, una giunta che ha saputo guadagnare l’attenzione nazionale solo per aver consentito a migliaia di persone di fare il bagno nel mare inquinato da 30milioni di litri di liquami e feci, per aver aumentato le imposte locali al massimo storico, per aver riportato l’inquinamento atmosferico alle stelle e per non aver adottato una sola iniziativa nell’interesse del territorio e dei pescaresi.

E domani lo diremo chiaro e forte nel corso dell’evento promosso per la serata, a partire dalle 18.30, presso il Parco Kidland di via Ravasco, un’occasione per tracciare un bilancio, assolutamente fallimentare, di un sindaco che deve andare a casa”.

Ad annunciarlo è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ufficializzando l’iniziativa in programma per domani, venerdì 11 dicembre, sotto l’ashtag #PESCARAPRIMA alla presenza, tra gli altri, anche dei consiglieri comunali Marcello Antonelli, Fabrizio Rapposelli e Vincenzo D’Incecco.

“Al sindaco Alessandrini e alla sua giunta dilettantesca abbiamo dato più che il beneficio del dubbio, abbiamo loro concesso 18 mesi per lavorare e dimostrare cosa sapevano fare per Pescara – ha detto il Capogruppo Sospiri -.

Dopo un anno e mezzo il giudizio della città è catastrofico: non sanno fare nulla, e quel poco che cercano di fare, lo fanno male. Basta pensare ai due unici grandi progetti che, su indicazione del pigmalione-Presidente-sindacoombra-Luciano D’Alfonso, hanno tentato di fare, il pontile del cielo, ossia un cerchio disegnato in mezzo al mare, e il nuovo stadio, entrambi drasticamente bocciati dalla Sovrintendenza senza possibilità di esame di riparazione.

Una figuraccia che già da sola sarebbe sufficiente per dimostrare l’inadeguatezza di una compagine di governo cui mancano le fondamenta per amministrare, ma che, in questo caso, si aggiunge ad altri fatti drammatici che hanno caratterizzato gli ultimi 18 mesi: il brutto pasticcio dell’inquinamento del mare, che il sindaco ha volutamente e consapevolmente tenuto nascosto alla popolazione, e anche se la Magistratura ha archiviato l’accusa di falso, resta la condanna della città, tradita da chi per primo dovrebbe proteggere la sua salute; l’inquinamento atmosferico, tornato a schizzare alle stelle, per le scelte dissennate e irresponsabili sulla mobilità operate da una giunta che, anziché favorire pedoni e ciclisti, riapre alle auto isole pedonali, e ferma l’unica opera che potrebbe garantire a Pescara una riduzione considerevole dei volumi di traffico, la filovia.

E la blocca non per convinzione personale, ma solo per non mandare in frantumi quella maggioranza precaria che oggi fa da stampella a un sindaco sempre sul bordo del burrone.

Le tasse, portate al massimo 18 mesi fa, con il pretesto di un dissesto inesistente, com’è poi stato certificato dalla Corte dei Conti, e che è servito alla giunta Alessandrini solo per costituire quel tesoretto utile a distribuire incarichi a destra e manca.

La sicurezza, ormai completamente inesistente, con interi quartieri, anche centrali, trasformati in un Bronx, rapine, furti, aggressioni, a testimoniare l’assenza di una politica territoriale da parte di un sindaco impalpabile. E poi l’edilizia ferma al palo, l’assenza di un dialogo con gli Ordini professionali, zero interventi per il settore del commercio, che di certo non si incrementa perché passano le auto su corso Vittorio Emanuele, o perché gli stessi commercianti si sono dovuti auto-finanziare l’installazione delle luminarie natalizie.

Ma al tempo stesso si continua a tollerare la presenza di un mercatino abusivo sulle aree di risulta, dove gli ambulanti non pagano le tasse, non pagano l’occupazione del suolo pubblico, non emettono scontrini, ma hanno il diritto di stare in pieno centro, a vendere merce anche contraffatta, per non si sa bene quale diritto acquisito.

Ma questi sono solo alcuni dei punti che domani affronteremo con chi vorrà confrontare le proprie idee per unirsi al coro della città, che oggi chiede le dimissioni del sindaco Alessandrini.

Domani sarà anche l’occasione per annunciare – ha aggiunto il capogruppo Sospiri – le prossime iniziative che attueremo per mettere in luce tutte le pecche di un gruppo di governo incapace di amministrare”.

 

 


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