Rivoluzione civile: ''No all'Ombrina e ala ambiguità: o con il mare o con i petrolieri''

21 Febbraio 2013   15:22  

“Oggi il Governo Monti e la maggioranza che lo sostiene hanno appena autorizzato la piattaforma petrolifera Ombrina Mare e qualcuno gia’ spara nel mucchio accusando la politica in generale. Io non ci sto”. Lo dichiara Carlo Costantini, capolista alla Camera di Rivoluzione Civile – Ingroia, che aggiunge: “Io che, tra l’altro, ho presentato e fatto approvare un DDL sulla moratoria delle trivelle nell’Adriatico e che ho spinto altre regioni a fare altrettanto, non posso essere associato a chi invece ha dato il via libera alle trivelle davanti alle nostre coste.

Mi sembra di rivivere nel 2008, quando i comitati contro il Centro Oli votarono Chiodi perché una settimana prima del voto Berlusconi venne in Abruzzo per dire che si erano sbagliati e che il Centro Oli non andava realizzato, né su terra, né su mare.

I voti li prese Chiodi, ma le iniziative e le battaglie in Consiglio regionale ho continuato a portarle avanti io, insieme a tutta l’opposizione.
Memore di ciò, io accuso formalmente di complicità con i petrolieri e con il governo chi spara nel mucchio, non distinguendo storie e responsabilità individuali, non solo dell’Italia dei Valori, ma anche di altre forze politiche di centrosinistra ed in questo modo favorisce ipocritamente chi dichiara di voler contrastare.

Basta con le ambiguita’, ognuno si assuma le proprie responsabilità e decida di votare o per i petrolieri, o per chi ha difeso il nostro mare e continuera’ a farlo. Scegliere si può, anzi si deve!”

Dichiara invece Stefano Leoni, presidente nazionale del WWF, fondatore degli Stati Generali della green economy, candidato nella lista Rivoluzione Civile – Ingroia, oggi a Pescara in conferenza stampa, insieme ad Alfonso Mascitelli, capolista al Senato per l’Abruzzo, Maurizio Acerbo, consigliere regionale (RC).

 “Dare centralità ai temi ambientali significa anche offrire risposte alla crisi economica e sociale del nostro paese. Rivoluzione Civile è l’unica lista in questa competizione elettorale che ha un programma chiaro con obiettivi precisi sull’ambiente: stop al consumo del suolo, salvaguardia del paesaggio, no ogm, contrasto dei cambiamenti climatici, tutela della biodiversità, decarbonizzazione del paese, green economy, con l’obiettivo di approvare una strategia energetica nazionale che vada oltre il 2020 e che guardi al futuro”.

“Dobbiamo creare un contesto – ha continuato Leoni - per cui gli imprenditori trovino certezze sulle politiche energetiche per poter investire nel nostro paese e tali certezze si costruiscono solo con un piano nazionale decennale.

Il nostro paese spende 62 miliardi per importare energia, soldi che potremmo risparmiare se puntassimo sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica. Questo è il futuro. Scelte come quelle di Ombrina e più in generale la strategia energetica di Monti e Passera guardano verso il passato.

Inoltre dare centralità all’ambiente significa anche creare posti di lavoro: nel giro di 10 anni, puntando solo sulla Green economy, potremmo creare 3 milioni di nuovi posti di lavoro, liberando centinaia di milioni di euro di economie. Non siamo solo noi a dirlo, queste constatazioni nascono anche da ricerche di CONFINDUSTRIA ed altre associazioni di categoria”.

“Le forze che compongono Rivoluzione Civile – ha detto Acerbo - sono le uniche che si battono con coerenza sui temi ambientali a tutti i livelli istituzionali con una lunga storia di partecipazione ai movimenti ambientalisti. Noi non siamo come gli esponenti del centrosinistra e del centrodestra che qui dicono di essere contro la petrolizzazione e poi a Roma votano i provvedimenti di Passera.

E’ notizia di oggi l’approvazione da parte del Ministero del progetto Ombrina Mare, un centro oli sul mare, sulla cui realizzazione ci siamo da sempre fortemente opposti dentro e fuori dalle istituzioni, così come per il metanodotto Snam su cui, grazie all’impegno dei comitati, abbiamo ottenuto una prima vittoria.

Il nostro obiettivo è un Adriatico libero dalle trivelle”. “Carlo Costantini - ha aggiunto Mascitelli – ha fatto votare all’unanimità in Consiglio regionale una risoluzione, divenuta poi proposta di legge che prevede il blocco delle autorizzazioni di progetti come Ombrina Mare nell’ Adriatico, una legge che è approdata in Parlamento e che non è stata fatta votare dalle camere. Noi siamo quelli hanno votato contro il decreto legge 83 del 2012, ma un governo omissivo ed omertoso vuole procedere alla perforazione del nostro mare.

Omertoso perché non ha mai risposto dalle interrogazioni in materia presentate prima al governo Berlusconi e poi a quello di Monti. Omissivo perché eravamo riusciti a far approvare in Parlamento una risoluzione in cui si chiedeva il blocco delle autorizzazioni delle trivelle nel mare Adriatico, che, tuttavia, non ha avuto seguito.

Faccio, dunque, un appello ai comitati della nostra regione: non fate di tutt’erba un fascio e portate avanti una operazione verità su chi si è comportato con coerenza e su chi, invece, vuole portate avanti politiche di sfascio ambientale nella nostra Regione al servizio dei poteri forti”. Rivoluzione Civile condivide totalmente l’appello lanciato da decine di docenti universitari per l’ambiente.

Leoni ha incontrato esponenti del comitato che si batte contro il metanodotto Snam, Legambiente, WWF che hanno riconosciuto la forza della piattaforma e della visione complessiva sui temi ambientali di Rivoluzione Civile. Leoni che è stato commissario per la bonifica dell’Acna di Cengio (l’unica finora conclusa in Italia) ha dato la propria disponibilità a seguire la delicatissima situazione di Bussi.''

 


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