Roberto Di Santo "il bombarolo", si difende, "non volevo far male a nessuno"

17 Dicembre 2013   13:37  

 "Non volevo far male a nessuno. Ero esasperato. Non volevo farmi giustizia da solo, ma segnalare la lungaggine del sistema giudiziario".

Si e' difeso sostanzialmente cosi', oggi, davanti Tribunale collegiale di Pescara, il 'bombarolo' , Roberto Di Santo, 58enne di Roccamontepiano (Chieti), arrestato a gennaio 2013 a Rosciano (Pescara) dopo dieci giorni di latitanza, con l'accusa di vari atti incendiari a Pescara e a Chieti.

L'imputato, che ha parlato poco piu' di 30 minuti, ha ammesso tutti gli addebiti. Al termine del suo esame ha chiesto al collegio di tornare i liberata' per qualche giorno per produrre prove.
Il Tribunale ha respinto la richiesta. L'udienza e' stata rinviata al prossimo 7 gennaio per la discussione.
Nello specifico Di Santo e' accusato di aver piazzato un ordigno incendiario a Cepagatti (Pescara), di aver dato fuoco alla macchina della sorella davanti al Tribunale di Chieti e di aver appiccato un incendio in una ex casa famiglia, sempre nel chietino.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore