"L’approvazione del registro delle unioni civili a L’Aquila ci riempie di orgoglio: la città si porta così alla pari di decine e decine di città italiane che hanno scelto l’uguaglianza, l’accoglienza e i diritti di tutti quali valori fondanti della convivenza civile."
Lo dichiara Flavio Romani, presidente Arcigay.
"Il provvedimento che avvicina la città all’Europa, è stato accolto da dichiarazioni brutali e prive di fondamento scientifico, che accosterebbero l’omosessualità alla malattia (http://www.abruzzo24ore.tv/news/Ludovici-Api-L-omossessualita-e-una-malattia-non-e-normale-e-non-e-legale/111984.htm).
Di fronte a queste falsità e a parole così offensive e cariche di pregiudizio, vogliamo esprimere la nostra solidarietà alle sorelle e ai fratelli gay, lesbiche e trans abruzzesi. Arcigay chiede alle istituzioni e alla società civile tutta di esprimere la loro vicinanza e di respingere coralmente l’odio.
L’omofobia è una malattia contro la quale tutti dobbiamo lottare e coloro che la diffondono devono essere isolati in quanto costituiscono un pericolo per tutta la comunità."