Rosanna Sebastiani, sciopero della fame per la Valle Peligna!

Ad oltranza finchè non saranno riconosciuti i nostri

05 Gennaio 2010   17:53  

Sono passati nove mesi dal sisma, nove interminabili mesi, eppure nulla è stato fatto da questa amministrazione per tutelare i più elementari diritti dei cittadini direttamente colpiti. E' caduta una cortina fumogena su tutta la Valle Peligna lievemente smossa dall'inclusione, in seconda battuta, del comune di Bugnara nel cratere degli aventi diritto.

Ben tre parlamentari di maggioranza ed un'amministrazione cittadina a loro vicina si sono distinti per inerzia ed incapacità permettendo il transito nel dimenticatoio della triste situazione di molte famiglie.

Inoltre, questa amministrazione, a differenza di altre, ha scelto di non anticipare le somme per le autonome sistemazioni oltre a quelle per il pagamento degli alberghi che ospitano buona parte dei senza tetto, prediligendo la linea del "non è successo niente" e dirottando risorse per addobbi natalizi e feste di piazza, delegando il tutto alla Ragioneria di Stato, che come si sa, ha tempi lunghi.

La nostra municipalità è già presa fortemente dal prossimo evento, l'arrivo del Santo Padre, il 4 Luglio. Per questa felice occasione la macchina comunale si è già messa in moto per ottenere finanziamenti e quant'altro.

Da qui la triste presa d'atto di essere diventati gli invisibili del terremoto d'Abruzzo che mi ha portata alla decisione di intraprendere una protesta civile, ma forte, come quella di mettere in atto uno sciopero della fame ad oltranza che terminerà quando ai terremotati tutti verrà data pari dignità. Inoltre spero che questo mio atto sproni chi ne ha competenza a ricercare le responsabilità di chiunque abbia portato a questo stato di cose.


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