SANITÀ: ASL CHIETI INTERVIENE SU TRANSAZIONE DEUTSCHE BANK

29 Marzo 2008   13:30  

Il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale di Chieti, Mario Maresca, interviene sulla vicenda della transazione tra la casa di cura Villa Pini e la Deutsche Bank e ribadisce che il suo comportamento è stato "lineare, trasparente e totalmente conforme alle regole, al semplice buon senso e, soprattutto, alla strategia processuale adottata dalla difesa dell'Azienda sanitaria locale nella controversia giudiziaria che oppone la Asl di Chieti alla clinica privata teatina.

Quest'ultima - si legge in una lunga nota - a settembre 2007 aveva, infatti, notificato un decreto ingiuntivo per il pagamento di circa 37 milioni di euro per prestazioni sanitarie erogate nel secondo semestre 2006 e nel primo quadrimestre 2007. A ottobre 2007 la Asl di Chieti si è opposta a tale decreto ingiuntivo. La prima udienza della causa è fissata al prossimo 8 aprile presso il giudice ordinario del Tribunale di Chieti". In una prima fase, secondo la Asl, "non erano stati completati i controlli prescritti sulla legittimità delle prestazioni rese da Villa Pini mentre emergevano situazioni di inappropriatezza più volte denunciate dalla stessa Asl. Per questo non si era ancora in grado di determinare l'entità delle prestazioni riconoscibili e, quindi, remunerabili.

Parte dei crediti connessi a tali prestazioni era stata nel frattempo ceduta dalla casa di cura a Deutsche Bank. Successivamente, la Commissione ispettiva istituita nel 2007 dalla Regione Abruzzo, proprio per controllare l'attivita' delle cliniche private, ha verificato quale fosse l'entità delle prestazioni remunerabili. Per quella parte remunerabile (e solo per quella parte), la Asl di Chieti ha allora sbloccato il pagamento degli otto milioni di euro di propria competenza, sul totale di 14 milioni di euro richiesti da Deutsche Bank alla Regione. Semplice, lineare e coerente con le stesse indicazioni date dal difensore della Asl nel procedimento giudiziario".

"Se, infatti, la Asl di Chieti - prosegue Maresca - si fosse opposta al pagamento degli otto milioni di euro, Deutsche Bank avrebbe preteso interessi gia' maturati per un milione di euro, con un danno erariale rilevante per l'Azienda sanitaria, poichè quella parte dei crediti è risultata dovuta a seguito dei controlli direttamente sollecitati dalla Asl dopo l'opposizione al decreto ingiuntivo. In tale opposizione, prudentemente, la difesa aveva formulato tutte le possibili e ammissibili obiezioni per non incorrere in eventuali decadenze derivanti dal cosiddetto principio del "non contestato". Non solo: tali interessi sarebbero stati sicuramente pagati alla casa di cura Villa Pini in sede giudiziale, con ulteriore aggravio di oneri accessori".

Una delle obiezioni mosse dall'Azienda sanitaria locale di Chieti con l'opposizione al decreto ingiuntivo di Villa Pini riguardava proprio l'inesigibilità di una parte del credito vantato da Villa Pini, poichè già ceduto alla Deutsche Bank. "Si ribadisce, pertanto - aggiunge Maresca - che l'operato della Direzione generale dell'Azienda è stato inequivocabilmente limpido, coerente con la difesa adottata in via giudiziale e, anzi, strettamente conseguente a essa e, soprattutto, orientato al massimo e migliore interesse della pubblica amministrazione e dei cittadini-utenti. Questa è la realtà di quanto è accaduto in questi giorni.

Ricostruzioni diverse sono pretestuose e non veritiere e possono solo alimentare inutili speculazioni. La Direzione generale della Asl ripone piena fiducia nell'operato della magistratura e la sollecita ad approfondire tutti gli aspetti che riguardano la gestione della sanità privata e pubblica, che in passato è stata priva di regole e di controlli. Regole e controlli che questa Direzione generale - conclude la nota - ha ripristinato in Azienda per la prima volta, dopo anni di confusione che hanno alimentato sperperi e inefficenze nella sanita' privata come in quella pubblica".

(AGI)


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