SCANDALO alla PERDONANZA, "Il Sindaco Chiarisca e Smentisca Subito"

23 Agosto 2024   14:03  

Scopriamo con sconcerto che il Comune dell’Aquila ha patrocinato, nell’ambito degli eventi previsti per la Perdonanza celestiniana, una conferenza promossa da Avamposto Fontesecco, l’associazione aquilana direttamente ispirata da Casapound, alla presenza di Sergio Filacchioni, presentato come volontario della onlus Sol.Id, responsabile nazionale di Blocco studentesco, l’organizzazione giovanile di Casapound.
Titolo dell’evento: “La solidarietà internazionale nei contesti di guerra: il caso Sol.Id odv”; oltre al convegno, verrà installata una mostra fotografica realizzata dalla onlus che racconta dei progetti sviluppati in sostegno della popolazione Karen, nella Birmania Orientale.

Bene, direte voi. Mica tanto.

La onlus Solidarité Identités è notoriamente vicina agli ambienti dell’estrema destra italiana e mondiale, ed in particolare proprio a CasaPound; fa attività in Kosovo, Sudafrica oltre che nel sud est asiatico.

In Sudafrica, per dire, l’azione di ‘sostegno umanitario’ va alle popolazioni boere fanatiche dell’apartheid, nell’area di Kleinfontein, circa 30 km a sud di Pretoria, una sorta di esperimento monoetnico, una zona indipendente senza “negri”, senza cattolici, senza ebrei, bianchi con ‘discendenza pura’ di sola lingua afrikaans (olandese), considerata dalle autorità sudafricane come esempio di "disintegrazione che perpetua la malattia dell'era dell'apartheid".

Oltre a far parte del Fronte Europeo di solidarietà con la Siria, una coalizione di gruppi di estrema destra e filonazisti europei che sostengono il regime di Damasco, Sol.Id. onlus ha operato in questi anni in alcuni villaggi dello stato federato di Karen in Birmania, insieme ad altre realtà come la onlus Popoli, fondata anch’essa da esponenti dell’estrema destra italiana, tra cui Franco Nerozzi, citato dalla Procura di Verona come reclutatore di un gruppo di volontari da addestrare militarmente proprio in Birmania per realizzare un golpe nelle isole Comore nel 2002, vicende per le quali ha patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi con l'accusa di terrorismo internazionale.
È lo stesso Nerozzi che, lo ricorderete, l’anno passato era stato invitato a partecipare al festival “L’Aquila città del Libro” organizzato dall’associazione Castelli di Carta col finanziamento del Comune e che poi, all’ultimo istante, per il montare delle polemiche era stato spinto a non presenziare.

Stando a quanto ricostruito da ‘L’Espresso’ negli anni scorsi, Casapound avrebbe organizzato diverse missioni in Birmania: in un paio di occasioni della delegazione ha fatto parte anche il dirigente del movimento Alberto Palladino detto Zippo, vicepresidente della onlus Sol.Id, coinvolto negli scontri di piazza Navona e arrestato a fine 2011 per un'aggressione ad alcuni militanti del Pd proprio di rientro dalla Birmania; nel 2010, invece, della delegazione ha fatto parte Gianluca Iannone, il presidente di Casapound che, entrato clandestinamente in Birmania dalla Thailandia, per una settimana ha girato per i villaggi Karen insieme a Nerozzi, al colonnello Nerdah Mya e alle sue Black Special Forces.
Inquietanti le marce nella giungla insieme ai guerriglieri, fra ak47, lanciarazzi, m16, fucili di precisione e pistole di vario calibro, con le fotografie che ritraggono soldati armati reggere la bandiera di Casapound; d’altra parte, in altri scatti le Black Special Forces vengono ritratte con divise che riproducono il fascio littorio.

Ci chiediamo: è accettabile che si organizzi un convegno, con tanto di mostra fotografica, alla presenza di questa onlus, e proprio nei giorni della Perdonanza, portatrice di un messaggio universale di pace e fratellanza?

È accettabile che, a poche ore dall’arresto di 4 esponenti di Casapound per la violenta aggressione al giornalista Andrea Joly - soltanto l’ultimo, inquietante fatto di cronaca che ha coinvolto il movimento neofascista - venga organizzata una iniziativa per promuovere le attività di Sol.Id col simbolo della Perdonanza celestiniana e col patrocinio del Comune dell’Aquila?

Lo chiediamo formalmente al sindaco Pierluigi Biondi, sperando in un suo intervento immediato per evitare l’ennesima pagina di vergogna alla nostra città. Intanto, annunciamo – sin d’ora – che verrà presentata una interrogazione parlamentare per fare piena luce su questa vicenda.


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