SGE sotto accusa: la scadenza del 30 agosto non è più tale solo per alcuni "fortunati"

Riceviamo e pubblichiamo.

IN NOME E PER CONTO DEI NON RACCOMANDATI!

Gentile Commissario Straordinario per la ricostruzione
On Gianni Chiodi,
vorrà concedere allo scrivente, uti cives aquilano, di sottoporre alla Sua attenzione un caso emblematico sul quale la invito a riflettere e a trovare una possibile soluzione.

In data 03/01/2011 e in data 25/01/2011 la S.V. riceveva per conoscenza dalla S.G.E. Funzione 1 – area Tecnica, notizia circa la richiesta di un terzo sopralluogo da parte di un cittadino aquilano/dall’arch. Conti.

La S.G.E. comunica allo stesso la non accoglibilità della sua richiesta perché il decreto n° 15 del Commissario delegato per la ricostruzione, all’artico 2,  prevede… “omissis… dopo 2 o più esiti concordi di cui uno richiesto dall’interessato circa la revisione dell’esito originario… non si procederà all’esame della nuova richiesta di ripetizione del sopralluogo e l’esito verrà considerato definitivo”.

A ciò va aggiunto che la richiesta di terzo sopralluogo viene presentata 120 giorni dopo la scadenza del 30 agosto 2010 e che anche per l’insistenza dell’interessato si è  riunita la Commissione Straordinaria di Valutazione (istituita in data 01/04/2011 dal Coordinatore S.G.E ), Commissione che sul caso ha ribadito parere contrario al terzo sopralluogo.

Dopo che ciò è stato comunicato all’interessato, l’Arch. Conti, ha reiterato la richiesta in data 08/02/2011.

A tale ulteriore richiesta il Dott. Petullà rispondeva in data 16/02/2011 che la posizione della S.G.E Funzione1- area tecnica “è sempre stata improntata alla osservanza delle disposizioni impartite dal commissario ( decreto 15) in particolare riguardo alla scadenza del termine perentorio 30/08/2010) stabilito per l’ammissibilità delle richieste E CHE PER TALE MOTIVO NUMEROSE RICHIESTE (dei cittadini Aquilani) in tal senso NON SONO STATE ACCOLTE in quanto formulate oltre la scadenza stabilita”.

Orbene, il diniego del 16 febbraio 2011 all’ennesima richiesta di terzo sopralluogo datato  l’8 febbraio 2011 ( anche perché negata a tutti gli altri aquilani) viene “ripensato” dal Coordinatore che per il caso in specie inventa la riapertura del termine “ad personam”, sol che l’istante avesse prodotto perizia giurata (invece che perizia asseverata).
Ed infatti il 4 maggio 2011 il Dott. Petullà, ricostruendo tutta la vicenda ma ACCIDENTALMENTE saltando la propria nota del 16 febbraio (in cui negava il III° sopralluogo) si rimetteva alle determinazioni che “ la S.V. (Cicchetti) vorrà assumere precisando di attendere anche indicazioni circa: benefici assistenziali previsti in seguito all’inagibilità, agli aventi diritto.

In data 17/05/2011 il Commissario Delegato Vicario autorizza la S.G.E ad effettuare l’ulteriore sopralluogo con procedimento derogatorio alla ordinanza 15 pedissequamente applicata fino ad allora.

Sono certo, Signor Commissario, che non è venuto a conoscenza dell’esito di questo caso e dell’anomalia di tale procedura derogatoria di un Suo decreto.

Cionondimeno molti cittadini aquilani  hanno fatto identica richiesta e la S.G.E. ha, “secondo legge”, rigettato la loro istanza!.

Ora, mi consenta di scriverle in nome e per conto dei molti discriminati chiedendoLe o di ripristinare un diniego (laddove possibile) o di estendere a tutti quanti ne facciano richiesta e con eguali modalità la possibiltà di un nuovo sopralluogo! Appare evidente che la seconda ipotesi dovrebbe essere opportunamente pubblicizzata onde evitare che sia appannaggio di pochi come sta succedendo adesso!!.

Scelga secondo scienza e coscienza che cosa fare, ma ripristini un principio di uguaglianza (se ancora possibile ) fra quanti trovandosi nelle stesse condizioni hanno ricevuto e ricevono un trattamento diverso che importa l’esclusione da possibili benefici non ottenibili a causa del diniego a loro riservato e per altri eluso.
Certo di un suo tempestivo intervento la saluto con immutata stima.

Gianfranco Giuliante