SPETTACOLO: ANCI, AI COMUNI NON PIACE IPOTESI NUOVO PDL

18 Marzo 2008   13:20  

Su iniziativa di Anci-Abruzzo si è tenuto all'Aquila un incontro dei Comuni abruzzesi maggiormente coinvolti nei rispettivi territori dalle presenze di Enti od Associazioni di tipo professionale operanti nel campo dello spettacolo dal vivo per esaminare la proposta di legge regionale di riordino del settore ed esprimere un parere al riguardo.

"I Comuni - scrive l'Anci in una nota - non sono del tutto convinti che il rilancio delle attività culturali e/o spettacolari passi, così come previsto nel predetto progetto, per l'abolizione delle leggi di settore (musica, teatro, cinema ) che hanno sostanzialmente reso possibile una significativa e qualificata presenza dell'Abruzzo nel contesto delle produzioni nazionali di spettacolo; nè si ritiene accettabile lo smantellamento di attività prestigiose, già presenti nelle leggi specifiche, che con budget di spesa inferiori a 200.000 euro difficilmente potranno rientrare nelle previsioni dell'art.9 della proposta, decretandone cosi' la chiusura, nè risultano chiari i profili dei "soggetti a rilevanza pubblica" cui il progetto in questione assegna compiti propositivi Non sembra del pari condivisibile - prosegue la nota - una diffusa tendenza al centralismo regionale presente nella proposta di articolato ; non si capisce, in tal senso, il perchè non si sia pensato di trasferire a Comuni e Province la regolamentazione ed attribuzione diretta dei fondi previsti per il sostegno locale ad attività di spettacolo e manifestazioni spettacolari a carattere non professionale, visto che sono proprio gli Enti Locali a rispondere quotidianamente a richieste di aiuto e sostegno per dette attività.

I Comuni abruzzesi reputano , viceversa , che forse sarebbe meglio orientarsi per potenziare le leggi esistenti, a cominciare dalla previsione triennale dei finanziamenti a favore degli aventi titolo, per sostenere i programmi innovativi e competitivi degli Enti ed Associazioni professionali, per rafforzare l'industria regionale dello spettacolo che non è parte secondaria dello sviluppo della marca Abruzzo e procedere nel contempo a regolamentare le diffuse stimolazioni culturali e spettacolari provenienti da un vasto e motivato mondo dell'associazionismo abruzzese, attraverso il coinvolgimento delle Automie Locali, per pervenire, alfine, a supportare - per quanto possibile - la creatività regionale con regole certe ed oggettive".

(AGI)


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