Saia (Pdci): "Chiodi un dilettante allo sbaraglio, svende la sanità per far carriera politica"

Riceviamo e pubblichiamo

18 Maggio 2011   20:51  

Come ha definitivamente sentenziato il TAR del Lazio Chiodi, quale commissario per il rientro dei debiti della sanità, non aveva il potere di chiudere Ospedali, potere che spetta solo al Consiglio Regionale.
Nel suo “delirio di onnipotenza” il governatore-commissario Chiodi ha inferto danni incalcolabili alla sanità pubblica abruzzese e sofferenze ai Cittadini malati e/o portatori di handicap.
Il tutto finalizzato a far bella figura con i suoi referenti nazionali Berlusconi e Tremonti, veri mandanti dell’operazione draconiana ai danni dei Cittadini abruzzesi.
E’ del tutto probabile che dall’operazione per la quale Chiodi ha “svenduto” la salute degli abruzzesi alle richieste imposte dai suoi capi nazionali, egli probabilmente spera di poter trarre  vantaggi futuri in termini di carriera politica.
La sentenza del TAR del Lazio corrisponde esattamente a quanto il sottoscritto gli ha più volte  contestato, nel corso di questi 2 anni, sia in aula che in commissione sanità e cioè “l’incompetenza di un commissario” a modificare la programmazione sanitaria che per legge compete ai Consigli Regionali, anche se il commissario è il Presidente della Giunta (che comunque anch’esso non ha potere legislativo ma solo esecutivo).


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