San Giovanni, l'Associazione Fontevecchia farà rivivere a Villa Raspa le antiche tradizioni

19 Giugno 2015   15:58  

“Quella del San Giovanni è una notte magica in cui momenti di collettività si alternano a istanti di grande intimità, in cui si rafforzano legami di amicizia, attraverso lo scambio del ‘ramajetto’, un bouquet composto da 9 erbe, ma ci si purifica anche dal proprio quotidiano, partecipando al rito dell’acqua e del fuoco.

La manifestazione che, quest’anno, si svolgerà nel Borgo Case Troiano, a Villa Raspa di Spoltore, consentirà a tutti di riscoprire riti e tradizioni antiche, quelle radici che vanno tutelate e tramandate per non disperdere un vero patrimonio di conoscenza e saperi”. Lo ha detto stamane il professor Francesco Stoppa, Direttore del Centro di Antropologia Territoriale per il Turismo, Dipartimento di Scienze Psicologiche, Umanistiche e del Territorio, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento che prenderà il via martedì 23 giugno e si concluderà solo all’alba del 24 giugno, giorno di San Giovanni. Presenti, nella Sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, anche Luciano Troiano, presidente dell’associazione Fontevecchia e il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, vicepresidente della Provincia.

“La festa di San Giovanni – ha spiegato il professor Stoppa – è la più ineffabile e difficile da descrivere e interpretare, ma ha un fascino che emana dalla proprietà di stabilire un legame tra individui. ‘Dio perdona, San Giovanni no’ dicevano i nostri nonni e questa certezza popolare travalica i buoni presupposti della fede cristiana attingendo a un concetto di Natura dalle leggi rigorose. Forse San Giovanni è l’antico Dio Giano che guarda all’inverno andato e all’estate che arriva, guardiano del passaggio e delle messi, cresciute e benedette dall’acqua e dai raggi solari.

Ma il rigore di San Giovanni è anche quello che impone timore e rispetto per tali elementi naturali”. “La manifestazione si articolerà attraverso momenti di confronto, dibattito, momenti sacri e riti propiziatori che affondano le radici molto lontano, e che abbiamo recuperato grazie al professor Stoppa e al racconto dei nostri nonni e degli anziani del Borgo – ha spiegato il Presidente Troiano -.

Partiremo martedì 23 giugno, alle 18, con l’antropologa Maria Concetta Nicolai che parlerà di ‘San Giovanni: nascita del mito’.

Alle 19 ci sarà la celebrazione della Santa Messa, officiata da Padre Guglielmo Alimonti, della Madonna dei Sette Dolori, seguita dalla Processione con la statua di San Giovanni Battista portata a spalla dalla Confraternita di San Francesco Caracciolo di Chieti per le vie del Borgo.

Alle 20.30 ci sarà un momento conviviale con canti e balli tradizionali e la ‘cena dell’orto’ del borgo, proponendo piatti rigorosamente rispettosi della tradizione e delle colture. Quindi avremo l’onore di ospitare il regista e attore Stefano Angelucci Marino che ci racconterà ‘Una storia di San Giovanni’.

Alle 22.30 avremo lo scambio del ‘ramajetto’, per l’antico rito del ‘comparatico’, che i nostri nonni utilizzavano per rafforzare rapporti di amicizia e di mutuo aiuto. Quindi l’accensione del falò: tutti coloro che vorranno, potranno partecipare ai riti del salto del fuoco, l’immersione nell’acqua e al percorso tradizionale fino al ‘cerchio della felce’.

La festa andrà avanti sino all’alba, tra suoni di campane e tamburi, quando, mentre il sole sorgerà sul mare, ci si bagnerà con l’acqua di San Giovanni e con la rugiada del canneto.

Durante la serata avremo altri momenti, come il laboratorio del nocino e la scoperta di degli ‘antichi pronostici’ legati alla rugiada e all’uovo lasciato rapprendere alla luce della luna”.

Per l’edizione 2015 della festa del San Giovanni, l’Associazione Fontevecchia ha registrato anche l’adesione della Lilt, la Lega Italiana di Lotta contro i Tumori, delle Associazioni Solilunio di Ripa Teatina, de Lu Ramajette e Camminando Insieme di Chieti, di Compagnia Tradizioni Teatine, la Confraternita San Francesco Caracciolo di Tricalle, del Teatro del Sangro di Lanciano, e della Fondazione ‘Francesco II°’ di Napoli, oltre che il patrocinio gratuito del Comune di Spoltore, della Provincia di Pescara e la Provincia di Chieti, della Regione Abruzzo e del Cata-Ud’A.

“L’invito alla cittadinanza – ha detto il sindaco Di Lorito – è quello di partecipare a un evento che si preannuncia come straordinario, ricco e che soprattutto ci consentirà di riscoprire quelle tradizioni che la quotidianità rischia di far disperdere”.


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