E' arrivata anche la Festa del papà e allora auguri a tutti gli uomini che lo sono già e a coloro che avranno la fortuna di diventarlo! L'omaggio in questa festa, 19 marzo, è a San Giuseppe.
Omaggio però, tutto culinario.
E' d'obbligo oggi gustare le zeppole di San Giuseppe, dolce tipico collegato alla questa ricorrenza.
Si fa presto, però, a dire zeppole!
Basta andare su google e cercare la ricetta per accorgersi che ce ne sono moltissime e diverse a seconda della regione. Si potrà dire che però, comunque siano fatte, sono il dolce di questa festa.
Neanche questo è universalmente riconosciuto.
Da dove nascono, comunque, le zeppole?
Secondo una delle tradizioni accreditate la zeppola di S.Giuseppe nasce come dolce conventuale: secondo alcuni nel convento di S.Gregorio Armeno, secondo altri in quello di Santa Patrizia.
La prima zeppola di San Giuseppe certificata risale al 1837, ad opera del gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino.
Sul tema zeppole imperitura è la diatriba con i bignè di san giuseppe, diffusissimi soprattutto in area romana, ma da qualche tempo anche da noi.
Per i puristi la festa di oggi è quella delle zeppole, ovvero i dolci fritti (talvolta anche al forno) rigorosamente coperti con zucchero a velo, chiusi come si chiuderebbe un fazzoletto al collo. Per altri, la festa si celebra con i bigné dolci, fritti o al forno, con la crema.
Comunque la si pensi la zeppola, e i suoi derivati, intanto sono dolci resta tipici dell'Italia meridionale, in particolare delle zona vesuviana.
Dal 1968 il giorno di San Giuseppe è stato decretato Festa del Papà, e comunque sia la vostra zeppola, fritta o al forno, con o senza crema, l'importante è che la gustiate, con tanti auguri ai papà e a tutti coloro che sia chiamano Giuseppe.
Un augurio speciale ai papà della nostra redazione!
(Barbara Bologna)
