"Per assumere alla ASL dell'Aquila i tre ginecologi della Sanatrix non servono delibere del Consiglio regionale e non occorrono atti particolari. E questo la Pezzopane lo sa bene, e bene sarebbe che facesse un sincero mea culpa per la mala gestione del Partito Democratico invece di urlare ogni giorno al vento e di strumentalizzare a fini elettorali la triste vicenda Sanatrix", così scrive Antonio Verini dei Liberaldemocratici in un comunicato. "E' il manager Marzetti che deve muoversi e come ha già fatto in passato fare ricorso al D.Lgs.502/91 (art. 15 septies). Con tale strumento normativo i tre ginecologi possono essere subito assunti alla ASL, perché nel caso della ginecologia non é indispensabile fare aumenti di posti letto tecnici, come è accaduto per la dialisi dove, tra l'altro, è stato fatto di tutto disattendendo pure il Piano Sanitario Regionale". "Ma più in generale la soluzione dei problemi della Sanatrix è ormai competenza del potere esecutivo e non del Consiglio regionale. Per la Sanatrix la soluzione è chiara da tempo, ma manca la volontà politica del potere esecutivo, a partire dalla ASL aquilana. In sede di Consiglio regionale del 27 maggio scorso fu votato all'unanimità un emendamento che impegnava l'assessore alla Sanità e le sue strutture a trovare rapidamente una soluzione alle vicissitudini della Sanatrix. Da quel Consiglio regionale sono trascorsi tre mesi ma la ASL e la giunta non hanno onorato gli impegni presi. E' ora che lo facciano. Il resto sono chiacchiere morte". "A Stefania Pezzopane che ha fatto cinque anni di chiacchiere alla presidenza della Provincia, vogliamo ricordare che la gestione della Sanità abruzzese è interamente nella mani del Partito Democratico, ed abbiamo visto tutti con quali disastrosi esiti. E la Pezzopane del Partito Democratico è la Presidente regionale, e quindi è sua la responsabilità politica delle troppe magagne della Sanità abruzzese, e purtroppo non solo della Sanità".