Sanatrix, l'agonia di ginecologia e dei suoi medici

04 Agosto 2008   19:00  

Il ripristino di dieci posti letto di Ostetricia e Ginecologia nella struttura da sempre punto di riferimento e l'interveto del Governo. Sono le richieste avanzate questa mattina dai tre ginecologi della clinica privata "Sanatrix" dell'Aquila (che fa parte del gruppo Angelini di Chieti) dal 25 gennaio senza lavoro. Da quando e' avvenuta la chiusura del reparto "per favorire qualcuno, secondo Antonello Oliva, uno dei tre ginecologi della clinica Sanatrix - per fare in modo che le specialistiche fossero cambiate, attraverso un emendamento, e trasferite poi a Chieti. Tutto cio' per trasformare la clinica aquilana, la quarta in Abruzzo per numero di interventi in ostetricia e ginecologia, in una sorta di struttura per lungodegenza". Per l'Ugl (rappresentata da Giuliana Vespa) per la risoluzione del problema occore l'intervento del Governo. "Angelini - ha detto Vespa- dopo le note vicende su sanitopoli, non e' piu' il nostro interlocutore, la Regione non c'e' piu', abbiamo chiesto al Sottosegretario alla Salute Pasquale Viespoli di fare in modo di trovare una sistemazione definitiva a questa vicenda. Lui sta lavorando su un promemoria che gli abbiamo inviato via e-mail e dopo ferragosto dovremmo incontrarci a Roma per sapere qale soluzione e' praticabile". Gli stessi fatti sono stati raccolti, dai tre ginecologi e dalla stessa sindacalista dell'Ugl, in un esposto-denuncia , e presentati alla Procura della Repubblica dell'Aquila che ha aperto un'inchiesta. La scorsa settimana per circa due ore, Vespa era stata sentita come persona informata dei fatti.


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