Sanità, Castiglione e Pagano (Pdl): Paolini non metta le mani avanti

04 Settembre 2008   13:16  

'Tutti ci auguriamo che la sciagurata gestione della sanita' abruzzese non costringa il governo nazionale ad aumentare le tasse ma e' insostenibile l'accusa di eccesso di zelo che Paolini ha rivolto ai tecnici del ministero per l'elementare puntualizzazione che i crediti esigibili rappresentino una voce ben diversa da quelli effettivamente riscossi'. Cosi' Alfredo Castiglione commenta le dichiarazioni del presidente facente funzioni della giunta regionale riguardo alla decisione dei tecnici ministeriali di rimandare al governo l'ultima parola sull'aumento delle tasse nonostante la manovra di 101 milioni di crediti per prestazioni non dovute che la Regione vanterebbe nei confronti della sanita' privata e per il cui recupero lo stesso Paolini ha ordinato - questo il termine usato - ai direttori delle Asl di pretendere tali crediti dalle cliniche e iscriverli nei rispettivi bilanci. 'Quello che Paolini cerca di far credere - osserva il capogruppo di An - e' che la decisione del governo sia meramente discrezionale, ammettendo, bonta' sua, che tale escamotage contabile presenti qualche rischio, ovvero che tali crediti non vengano riscossi, ma chiedendo fiducia, come se la politica possa cancellare anni e anni di inettitudine, e minacciando persino ritorsioni. La verita' - conclude Castiglione - e' che Paolini avrebbe dovuto assumere tali iniziative e mostrare la stessa determinazione nei tre anni che l'hanno visto silenzioso e accondiscendente vice presidente della giunta piuttosto che aspettare che la Regione si affacciasse sul baratro del fallimento. Se la sanita' abruzzese e' al collasso, e' perche' la giunta di cui era componente autorevole - in quanto espressione del PdS, all'epoca partito di maggioranza relativa - non e' stata in grado di fare scelte coraggiose e dare vita a una seria e organica politica di riduzione e controllo serrato dei costi, capace di modulare il sistema sanitario abruzzese sulla base delle reali esigenze dei malati e del territorio piuttosto che su quelle delle segreteria dei partiti politici. Chi e' causa dei suoi mali, pianga se stesso. Purtroppo, in questo caso a piangere potrebbero essere gli abruzzesi'.

"Nessuno vuole nuove tasse per l'Abruzzo, ma il presidente vicario Paolini non puo' mettere 'le mani avanti': la bocciatura ricevuta a Roma e' puramente tecnica ed assolutamente logica". Cosi' Nazario Pagano, Capogruppo regionale di Forza Italia all'indomani dei rilievi formulati dal tavolo tecnico ministeriale al piano di rientro dai debiti della sanita', presentato dal responsabile della cabina di regia, prefetto Giuliano Lalli. Mi sembra normale - spiega Pagano - che i tecnici del ministero abbiano eccepito che i famosi 100 milioni che la Regione ritiene di non dovere alle cliniche private si possano scomputare dal debito solo dopo che saranno stati effettivamente recuperati dal contenzioso, sicuramente non facile, con le cliniche stesse. Pertanto - continua Pagano - la decisione che dovra' prendere il Governo non e' solo 'politica' - come dice Paolini, lasciando intendere che potrebbe essergli ostile per spirito di parte - ma anche tecnica e non potra' prescindere da quanto rilevato dai funzionari del ministero. Alla fine - conclude Pagano - spero pero' che prevalgano proprio le valutazioni politiche e il Governo Berlusconi possa evitare all'Abruzzo l'ennesima batosta, dopo quelle gia' inflittegli dalla Giunta Del Turco.


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