“La discussione in atto tra PD e PdL sui meriti per la riduzione del disavanzo della sanità in Abruzzo è disarmante per superficialità e partigianeria e serve solo ad allontanare la politica dalle proprie responsabilità”. Lo dichiara Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo, che aggiunge: “
E' innegabile che l'azione di risanamento sia stata avviata dal centrosinistra ed è altrettanto innegabile che sia proseguita con il centrodestra: dunque, se il dibattito è circoscritto alle medaglie, ai titoli ed agli onori, ce ne è per tutti”.
“Tuttavia – continua Costantini - per noi dell'Italia dei Valori l'aspetto politico da valutare è completamente diverso ed investe le colpe (e non certo i meriti) di tutta la politica regionale degli ultimi anni.I debiti sono stati prodotti non dai cittadini, ma da chi si è succeduto in responsabilità di governo.Avremmo potuto vantarci di qualcosa se fossimo riusciti a non farli pagare ai cittadini, intervenendo con tagli agli sprechi, alle consulenze d'oro, agli appalti (che invece continuano ad andare a gonfie vele).
Ma siccome i debiti prodotti dai politici li stanno pagando, come al solito, i cittadini (pensionati, lavoratori ed imprese) con l'aggravio delle tasse e con il taglio dei servizi, io francamente non rieco a trovare nulla di cui vantarsi e vedo, al contrario, anche l'operato di Chiodi coerente con il passato.
“Un vero segno di discontinuità – conclude il Capogruppo IdV - si determinerà quando a pagare le conseguenze degli errori sarà chiamato chi ha sbagliato e non chi ha subito le conseguenze degli sbagli.Con Chiodi continuano a pagare i cittadini, esattamente come prima; e se i numeri migliorano, migliorano perchè i cittadini pagano pagano più di prima ed hanno minori servizi di prima.Dunque, nessuna novità rispetto al passato e nessun merito da rivendicare: solo la consapevolezza che si è superato, con questa guerra sulla rivendicazione dei meriti, anche il limite della decenza”.