Sanità, Costantini: "Sulla mobilità passiva Chiodi mente, ecco i dati che lo dimostrano"

17 Luglio 2012   15:42  

"I numeri del 2010 sulla mobilità passiva e sul saldo tra quella passiva ed attiva avevano fatto sprofondare la Regione Abruzzo, in rapporto alla propria popolazione, tra gli ultimi posti in Italia per capacità attrattiva del proprio sistema sanitario.
Le scuse di Chiodi e dei suoi per giustificare questo tracollo, che ha un costo sociale ed economico drammatico per la nostra Regione, furono diverse, ma tutte funzionali a dimostrare la natura occasionale e non strutturale del deficit.
Si parlò di effetto L'Aquila e terremoto, di effetto Villa Pini e di altri effetti, tutti legati dallo stesso comune denominatore: trovare un colpevole diverso da Chiodi.
Altri, invece, come me, ritennero il dato l'ineludibile conseguenza dei tagli del Commissario Straordinario Chiodi, ovvero l'effetto della semplice constatazione che quello che era stato tagliato, anche in termini di dilatazione dei tempi delle liste di attesa, il cittadino abruzzese lo avrebbe acquistato da altre Regioni". Carlo Costantini torna sul tema dei conti della sanità regionale e sui dati relativi alla mobilità passiva.

"Ieri, poche ore prima della conferenza stampa di Chiodi, ho completato la ricezione ufficiale dai competenti uffici regionali dei dati che pubblico nell'allegata tabella, che confermano che al peggio non c'e' mai fine".

GUARDA LA TABELLA CON I DATI UFFICIALI

"Aumenta, infatti - prosegue Costantini - la mobilità passiva rispetto al dato gia' drammatico dello scorso anno; ed aumenta anche il saldo tra mobilita' attiva e passiva.

Il tutto in un contesto nel quale i criteri di calcolo dei rimborsi per la mobilita' sanitaria sono cambiati, a favore delle regioni che esportano pazienti e, dunque, presumibilmente anche a vantaggio dell'Abruzzo.

Il responsabile unico di tutte le scelte in materia sanitaria in Abruzzo da oltre tre anni ne avrebbe dovuto prendere atto, convincendosi una volta per tutte della necessita' di rivedere la 'diagnosi' e, di conseguenza, anche la 'terapia' somministrata sino ad oggi.
Chiodi, invece, si è comportato come chi, pur di non rivelare l'esistenza di una malattia grave e di assicurarsi la gratificazione di un momento, cambia i parametri delle analisi e ne altera il responso.

Si è presentato nella sua consueta conferenza stampa autocelebrativa, ha rivendicato il merito di inesistenti inversioni di rotta ed ha ottenuto il risultato di avere rasserenato, seppure per un giorno, il sistema; mentre il male, occultato nella 'diagnosi' e, di conseguenza, ignorato nella 'terapia', progredisce indisturbato e continua a divorare la ricchezza ed il diritto alla salute dei cittadini abruzzesi".


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