Sanità, Paolucci (Pd): "Chiodi ha ridotto il servizio all'osso"

12 Dicembre 2011   15:46  

"Chiodi farebbe bene a chiedersi perche' fino al 2007 la mobilita' sanitaria era in attivo, mentre sotto la sua gestione siamo arrivati a pagare decine di milioni di euro di mobilita' passiva. E soprattutto spieghi perche' a fronte dei 30 mila controlli annui alla sanita' privata effettuati con la giunta di centrosinistra, recuperando 20 milioni di euro ogni anno, da commissario egli ha scelto di controllare a malapena 6 mila cartelle". Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci.

"La verita' e' che dei pilastri su cui il centrosinistra ha provato a riformare la sanita' abruzzese, e cioe' il Piano sanitario regionale, la legge sull'accreditamento, il piano di riordino che ha tagliato i posti letto nella sanita' privata in misura percentualmente doppia rispetto al pubblico e salvaguardando i presidi nei territori, Chiodi ha lasciato ben poco, accentrando su di se' tutti i poteri - spiega Paolucci - riducendo il servizio all'osso, allungando le liste d'attesa e spingendo gli abruzzesi a farsi curare fuori regione. Non c'e' piu' traccia della rete di emergenza-urgenza, degli investimenti sulla medicina territoriale e sull'innovazione, in vaste zone non c'e' piu' semplicemente un servizio sanitario pubblico e persino nelle principali citta' la sanita' pubblica viene costantemente umiliata con chiusure di reparti.

Non e' da accusare solo la carenza di risorse" sottolinea il segretario Pd "ma la loro cattiva gestione: lo dimostrano i superpremi di produttivita' attribuiti alla dirigenza della Asl di Pescara e soprattutto i 60 milioni di euro che gli abruzzesi dovranno pagare alle altre Regioni per la mobilita' passiva. Chiodi cambi rapidamente passo" chiede Paolucci "e comprenda che gli abruzzesi non sono sudditi da comandare, ma cittadini che hanno il pieno diritto di partecipare alle scelte e indicare strade migliori di quelle da lui finora percorse".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore