Sanità, contro sentenza del Tar Chiodi si rivolge al governo. Le reazioni di SEL e PDL

29 Giugno 2011   18:45  

"Abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato perché riteniamo quella del Tar un'interpretazione scorretta, ma non avendo il tempo di aspettare il giudizio, perché dobbiamo agire, altrimenti si perde il controllo dei costi e del sistema sanitario, ho chiesto al Governo di inserire per legge un chiarimento, in modo tale che non ci siano più problemi" sui poteri e sulle funzioni del commissario alla sanità. Lo ha affermato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.

"Al commissario - ha detto Chiodi -, siccome ha una responsabilità enorme, ha la responsabilità di portare i conti in equilibrio e di costruire un modello di sanità che funzioni, deve essere data questa possibilità. Altrimenti è inutile che faccia il commissario. Avevo chiesto questo al governo - ha aggiunto -: una norma chiara che dica quello che deve fare il commissario, perché non posso andare avanti con interpretazioni, altrimenti qui si paralizzerebbe tutto".

"Noi abbiamo riportato l'Abruzzo al di fuori delle regioni canaglia - ha sottolineato il presidente -, abbiamo fatto delle attività importanti, abbiamo evitato che gli abruzzesi fossero tassati nuovamente per coprire il deficit sanitario, cosa che invece non sono riusciti a fare il Molise, la Puglia, la Campania, il Lazio e direi anche la Calabria. Tutti hanno dovuto aumentare le tasse ai propri cittadini perché non sono riusciti a portare i conti in ordine, l'Abruzzo invece c'é riuscito". "Questa operazione sarebbe stata messa a repentaglio - ha aggiunto -, sia per il passato, ma soprattutto per il futuro, considerando che dovremo ancora fare delle cose, da una sentenza del Tar che ha interpretato i poteri del commissario come un commissario che in pratica non può fare altro che eseguire quelle che sono le leggi regionali e, di conseguenza, l'unico potere - ha concluso - sarebbe quello di compulsare il consiglio regionale a fare certe cose e se poi non le fa amen".

Caramanico (SEL):  "La bozza salva-Chiodi studiata dal governo Berlusconi e' uno scandalo che mette in discussione le sentenze del Tar, avallando un programma operativo che ha messo in ginocchio la Regione Abruzzo. Chiediamo a Berlusconi di fermarsi e di aprire un tavolo di confronto". Lo ha detto il consigliere regionale Franco Caramanico (Sel), in merito alla manovra economica presentata dal Ministro Tremonti.

"Il programma operativo di fatto - prosegue Caramanico - blocca il risanamento, falsifica i dati relativi ai posti letto ed e' in contrasto con il piano di rientro. D'altra parte che il sistema sanitario messo in piedi da Chiodi lo dimostrano i livelli di assistenza che fotografano una realta' sanitaria allo stremo e carente nelle piu' elementari funzioni. Siamo pronti a ricorrere al Consiglio di Stato per fermare questo provvedimento ad hoc, studiato - conclude il consigliere regionale di Sel - per salvare un Presidente di regione che ha dimostrato tutta la sua inefficienza".

Chiavaroli (PDL): "Ai diversi esponenti della sinistra abruzzese che in queste ore si ergono a novelli Masaniello, minacciando sollevazioni popolari sullo schema di decreto del governo nazionale e relativa ai poteri del Commissario alla Sanita' Chiodi, rispondiamo: ci stiamo!" E' quanto dice il portavoce del gruppo PDL alla Regione Abruzzo, Riccardo Chiavaroli.
"Ci stiamo e siamo pronti - dice Chiavaroli - ad incontrare (e possiamo farlo a testa alta come peraltro facciamo da due anni), i cittadini abruzzesi, per illustrare nel dettaglio la disastrosa situazione del sistema sanitario regionale che abbiamo ereditato".
"Siamo pronti - prosegue il portavoce - a dimostrare carte alla mano, quello che fuori dai confini del centrosinistra e' ormai noto a tutti, ossia che il sistema sanitario abruzzese, con le azioni del presidente Chiodi e il sostegno del PDL, sta uscendo dal tunnel buio in cui altri lo avevano fatto immergere; siamo pronti ad illustrare come e perche' non chiudiamo ospedali ma facciamo riconversioni di alta professionalita' a tutela dei cittadini; siamo pronti - prosegue Chiavaroli - a dimostrare dati alla mano come, a fronte di un'offerta quantitativa e qualitativa che abbiamo aumentato a favore degli abruzzesi, il bilancio sanitario comincia ad arrivare al pareggio nonostante i disastri economici e gli sprechi del passato; siamo pronti - afferma infine il portavoce del gruppo PDL - ad illustrare come e perche', grazie al Commissario Chiodi, il sistema sanitario regionale e' stato promosso dal Ministro della Salute, tanto da far uscire l'Abruzzo dal gruppo delle regioni "canaglia".
"Noi siamo pronti perche' forti della ragione dei fatti, dei numeri e della comprensione degli abruzzesi - chiosa Chiavaroli - ma la sinistra che dira', che si stava meglio quando si stava peggio?"


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