Sanità, oltre 10 milioni spesi dalla Regione per le spese legali

14 Novembre 2011   20:57  

Nel 2010, l'Abruzzo ha pagato per le spese legali relative al bilancio sanitario oltre 10 milioni 860 mila euro, più di Regioni come la Lombardia. A denunciarlo è il parlamentare, nonchè coordinatore regionale di Fli, Daniele Toto, secondo cui il dato, diffuso da «Il Sole 24 Ore», è emblematico di una gestione del contenzioso da rivedere, soprattutto in considerazione del fatto che la Regione Abruzzo non ha ottemperato nè presentato ricorsi nei confronti di alcune sentenze a lei sfavorevoli.

Il parlamentare di Fli ha fatto riferimento in particolare a sentenze vinte dai privati riguardanti l'accesso a dati amministrativi. Su tale vicenda, l'esponente di Fli ha riferito di avere presentato due interrogazioni al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nell'ultima delle quali, risalente al 21 ottobre 2010, si sollecitava il governo ad intervenire sul commissario ad acta, Gianni Chiodi per fare rispettare quanto stabilito dai giudici e, dunque, consentire ai privati di poter accedere agli atti richiesti. «Solo di recente - ha fatto presente Toto -, il ministro ha risposto dicendo che la Regione ha consegnato, con un ritardo di circa un anno, i dati».

Per il parlamentare, con tale risposta Fazio «ha certificato che una Regione può permettersi di rispondere con un anno di ritardo a dei pubblici cittadini», avvallando, dunque, «comportamenti indegni di una moderna democrazia». Riguardo alla situazione della sanità regionale, Toto ha espresso preoccupazione per le previsioni sulla mobilità passiva, contenuti nel Bollettino ufficiale della Regione riguardante il Programma operativo 2011-2012. Previsioni che per il 2012 si attestano su circa 91 milioni di euro, a fronte dei 77 milioni del 2011.


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