Sanitopoli abruzzese, dopo sentenza della Cassazione la difesa Del Turco, prepara istanza revisione

11 Ottobre 2018   13:34  

"Abbiamo lavorato duramente in questi ultimi mesi, e tra poche settimane depositeremo l'istanza di revisione di questa sentenza ingiusta, alla luce di fatti documentali e testimoniali incontrovertibili".

Lo ha dichiarato il legale dell'ex Governatore abruzzese, Gian Domenico Caiazza, all'indomani della conclusione del processo a carico di Ottaviano del Turco, dieci anni dopo l'arresto suo e di molti componenti della sua Giunta regionale.

"Dieci anni dopo, di quella 'montagna di prove' della quale vaneggiava il Procuratore di Pescara - spiega in una nota - è rimasto un pugno di fango. Assolto dalla associazione per delinquere, dalla miriade di abusi e falsi, da 20 delle 25 dazioni di denaro contestate, Ottaviano Del Turco avrebbe dunque ricevuto illecitamente - dei 6 milioni e mezzo originariamente contestati - 850mila euro, non si sa più come, non si sa più perché. Non essendogli stato trovato indosso un solo euro di quel fantomatico denaro, si è ritenuto sufficiente poter desumere il reato dalle foto sfocate e sospette non della dazione del denaro, ma della presunta visita in casa sua dell'imprenditore Angelini".

"Un galantuomo innocente - prosegue Caiazza - non può accontentarsi del crollo rovinoso dell'impianto accusatorio: quel pugno di fango è una infamia, una ingiustizia alla quale non possiamo arrenderci. Abbiamo lavorato duramente in questi ultimi mesi, e tra poche settimane depositeremo l'istanza di revisione di questa sentenza ingiusta, alla luce di fatti documentali e testimoniali incontrovertibili.

Un pugno di fango è purtroppo sufficiente a distruggere la vita di una persona per bene, che ha onorato e servito da galantuomo le istituzioni della Repubblica; ma noi spazzeremo via anche quello". 



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