Sanitopoli, avvocato di Del Turco contro audizione dei Pm con il senatore Marino

26 Ottobre 2011   17:26  

"Solo un Paese che ha definitivamente smarrito il senso delle regole e del diritto, puo' considerare normale che i Magistrati della Procura della Repubblica di Pescara, auditi dalla Commissione Parlamentare sulla malasanita' in Italia, non solo formulino in quella sede valutazioni durissime e sprezzanti sulla responsabilita' di persone imputate in un processo in corso di svolgimento avanti ad un Collegio giudicante, e dunque ancora assistite dalla presunzione di non colpevolezza, ma si rendano addirittura giudici della propria indagine, affermando - come fosse un fatto obiettivo ed incontrovertibile- che tanto e' cio' 'che sta emergendo dal processo'. Si vede che stiamo partecipando a due processi diversi".

A prendere posizione sull'audizione del pool di magistrati pescaresi dinanzi alla Commissione parlamentare speciale d'inchiesta sul sistema sanitario nazionale, presieduta dal Sen. Ignazio Marino e' il legale dell'ex governatore Ottaviano Del Turco, l'avvocato Domenico Caiazza.

"Noi - dice - abbiamo fino ad oggi assistito ad un processo nel corso del quale - fatto davvero inusuale, se non unico, nella esperienza forense - la Pubblica Accusa, lungi dal portare in Aula la Polizia Giudiziaria (Guardia di Finanza e NAS) che ha condotto le indagini, perché ne racconti e ne spieghi contenuto e fondatezza, comincia il racconto dalla coda, regalando il proscenio esclusivo ad Angelini ed i suoi cari, per raccontare la loro inverosimile, esilarante e grottesca storia di vittime della camorra guidata dal Presidente Del Turco (mentre la vicina Procura di Chieti ha appena chiesto il rinvio a giudizio di Angelini e famiglia per una bancarotta fraudolenta di oltre 100 milioni di Euro). Noi, e con noi il Tribunale e la pubblica opinione - scrive Caiazza in una nota - ancora attendiamo di sentirci raccontare cosa sia stata la cartolarizzazione, quale la differenza tra quella della Giunta Pace e la Giunta del Turco, cosa e quali siano i crediti 'non performing' presenti nell'una ma non nell'altra, quali i meccanismi ispettivi adottati dall'una e dall'altra Giunta, quale il ruolo delle cliniche private nella spoliazione delle pubbliche risorse, quali i provvedimenti 'illeciti' adottati dalla Giunta Del Turco. Forse sara' perché e' difficile raccontare oggi la stessa storia posta a base della decapitazione giudiziaria della Giunta Del Turco, ora che tutti (ma dico proprio: tutti) i provvedimenti giudicati illegittimi dalla Procura Pescarese (e all'epoca, puntualmente anche dal Tar Abruzzo), e indicati dall'Accusa come i capisaldi dell'ordito criminale, sono stati poi - ripeto: tutti - giudicati come legittimi dal Consiglio di Stato e perfino dalla Corte Costituzionale, e dunque regolano tuttora (camorristicamente?) la sanita' Abbruzzese, avendo prodotto formidabili effetti sulla riduzione della spesa sanitaria (legge 20/2006 su controlli ed appropriatezza delle prestazioni; legge 6/2007 sulla revisione della rete ospedaliera; legge 5/2008 sul Piano Sanitario Regionale; legge 32/2007 sull'accreditamento delle strutture sanitarie; e cosi' tutte le delibere di Giunta Del Turco sulla riduzione dei budget). Mentre attendiamo dunque che il processo finalmente inizi dalla testa, e non dalla coda - conclude l'avvocato Caiazza - diamo appuntamento - quanto alla credibilita' di Angelini e dei suoi cari - al momento in cui la difesa sara' finalmente chiamata ad articolare le sue prove, che verteranno proprio sulla attendibilita' di quei testi tanto cari alla Procura della Repubblica pescarese"


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