Sanitopoli: gli indagati si oppongono all'incidente probatorio

Cesarone interrogato si difende

31 Luglio 2008   11:54  

Anche il legale dell'ex Assessore alle attivita' produttive della Regione Abruzzo, Antonio Boschetti, dopo i legali di Ottaviano Del Turco, Lamberto Quarta, Giancarlo Masciarelli e Gianluca Zelli, si e' opposto alla richiesta di incidente probatorio avanzata al gip Maria Michela Di Fine dai pm pescaresi del pool, che si sta occupando dell'inchiesta sulle presunte tangenti nel mondo della sanita' abruzzese, per ascoltare l'imprenditore delle cliniche private Maria Vincenzo Angelini. In particolare il legale di Zelli, l'avvocato Ernesto Torino Rodriguez si e' opposto perche' la richiesta sarebbe inammissibile a causa della mancata notifica della proroga delle indagini. Per quanto riguarda Boschetti il suo legale, l'avvocato Giovanni Cerella si e' opposto perche' " lo stesso Angelini- ha spiegato l'avvocato- ricopre nel procedimento il duplice ruolo di indagato e di parte offesa e - ha proseguito Cerella- nella loro richiesta i pm non hanno specificato le circostanze eventuali oggetto della prova che potrebbe riguardare anche i reati di concussione nei quali Angelini e' parte offesa e per le quali non e' possibile operare l'incidente probatorio".

Camillo Cesarone, l'ex capogruppo del Pd, ha negato di aver preso soldi: durante il primo interrogatorio di garanzia si era avvalso dela facoltà di non rispondere, stavolta nel carcere di Madonna del Freddo a Chieti davanti ai Pm di Pescara in poco più di mezzora ha ribattuto tutte le accuse. L'interrogatorio era stato chiesto da Cesarone: di fatto le due parti sono rimaste sulla stessa posizione.


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