Sanremo,'Cosa c'entra il televoto se c'è la giuria demoscopica?'

Parla uno dei giurati al Festival

20 Febbraio 2010   20:00  

"Tutto sommato ci hanno trattato bene". A parlare è uno dei giurati romani facenti parte della giuria demoscopica presente al Festival di Sanremo. Vuole rimanere anonimo, per ragioni di privacy. "Il viaggio è andato bene e la camera d'albergo era confortevole. Ma sulla roba da mangiare, lasciamo perdere. Ci hanno dato il minimo indispensabile!". I disagi, però, non sono finiti qui: "Ci hanno tenuto fermi lì, senza poter andare in bagno, dalle sette del pomeriggio fino a fine serata!".


"Durante il trasporto da Genova a Sanremo, mettevano a ripetizione le canzoni in gara, per farcele entrare bene in testa, ma con la gente che parlava non sono riuscito a sentire granchè." Appena arrivati all'Ariston è stato consegnata loro una targhetta, da portare sempre bene in vista, con su indicata la città di provenienza insieme ad un minuscolo gettone di presenza (foto, ndr). "Una volta entrati in teatro è stata una tragedia: oltre a dover rimanere seduti, non ci è stato dato neanche un goccio d'acqua. A metà spettacolo si sono presentati con due casse di bottiglie, ma eravamo trecento e non bastavano per tutti", mi ha confessato.


I giurati sono arrivati un pò da tutta Italia, trenta per ogni città (Palermo, Cagliari, Bari, Napoli, Roma, Firenze Bologna, Milano, Genova e Sanremo), ma non sono stati messi nella miglior posizione per poter giudicare le varie esibizioni. Ho visto delle foto da lui scattate, ed effettivamente erano un pò troppo lontani dal palco.
"Non riuscivo a vedere i volti dei cantanti. Per me è importante scrutare le loro espressioni, perchè da quelle capisco quanto siano coinvolti dal testo e dalla melodia. Poi dovevamo votare in fretta per via dei tempi televisivi, quindi non ho avuto molto spazio per concentrarmi sulle performance".


Quando gli chiedo un parere sui pezzi presentati si scalda: "E questo sarebbe un Festival? E' una schifezza. Mi è piaciuta tantissimo Noemi, per me deve vincere. Sono andati bene anche Valerio Scanu, Malika Ayane e Irene Grandi. La Fornaciari è li solo perchè dietro ci sono i Nomadi. Manderei subito a casa Arisa e Pupo ed Emanuele Filiberto."


Proprio sul loro ripescaggio  sono le sue parole più dure: "Io facevo parte della giuria demoscopica, espressione della volontà popolare e li abbiamo fatti fuori. Tutti hanno potuto vedere la regolarità del nostro giudizio. A cosa serve il Televoto? Per una maggior chiarezza sullo svoglimento della competizione, dovrebbe essere abolito! Quando ho saputo che quei tre erano ancora in gara, ho deciso di non vedere più il Festival!".


Infine il giurato mi ha espresso il suo personalissimo pronostico sulla finale: "Vorrei vincesse Noemi, se lo merita. Ma temo il trionfo di Pupo."

 

Francesco Balzano


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