Sciopero Tir: le ripercussioni nel commercio

Sopralluogo del questore al casello della A14

25 Gennaio 2012   14:11  

Il questore di Pescara, Paolo Passamonti ha raggiunto, assieme a personale della Digos, il casello di Città Sant'Angelo - Pescara Nord dell'autostrada A14, dove è in corso uno dei presidi di protesta degli autotrasportatori. A riferirlo sono stati alcuni manifestanti, secondo i quali le forze dell'ordine avrebbero intenzione di sgomberare l'area. Oggi il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, ha affermato che "Se dovessero verificarsi strascichi della protesta dei tir che compromettano la sicurezza della circolazione e l'incolumità delle persone, i prefetti potranno, come avvenuto oggi a Roma, far ricorso all'adozione di apposite, mirate ordinanze contingibili e urgenti". Il questore ha ricordato ai manifestanti che quello in corso non è un blocco dei mezzi pesanti, ma un presidio e che, quindi, i camionisti che vogliono mettersi in viaggio sono liberi di farlo.

La situazione appare abbastanza tranquilla nel teramano. La Polizia Stradale ha disposto controlli ai caselli di Mosciano, Roseto e Val Vibrata, dove i camionisti continuano la serrata ma hanno allentato le tensioni. Intanto comiciano a scarseggiare carburanti e generi vari. Al casello di Atessa-Val di Sangro della A14 si era formata stamane lunga colonna di Tir. Produzione ferma alla Sevel: la direzione ha deciso di prolungare lo stop produttivo fino alle ore 22 di stasera. Protesta dura anche al casello di Vasto Sud; la prima notte di occupazione è trascorsa tranquilla per gli autisti degli oltre 100 mezzi, tra TIR e furgonati, incolonnati nell'area di ingresso al casello e nei raccordi di entrata della Fondovalle Trigno. A rifocillare gli autisti è arrivato un furgone con pane e porchetta, acqua e vino.

A Vasto c'è da aggiungere che anche la marineria si è unita alla protesta contro il "caro gasolio" e non solo: questa mattina alcune imbarcazioni hanno simbolicamente bloccato l'ingresso al porto. Il presidio dei camionisti nei pressi del casello di Pescara Nord va avanti dalla notte tra domenica e lunedì. Nelle ultime ore i manifestanti avrebbero adottato forme più dure di protesta, con lo scopo di bloccare i rifornimenti e di creare disagi. I manifestanti continuano a fermare i colleghi in entrata e in uscita, invitandoli a partecipare all'iniziativa. La protesta, attuata in molti caselli della A14 e della A25, sta comportando disagi al traffico e allo scarico delle merci; in alcuni distributori comicia a scarseggiare il carburante. Sale la tensione anche tra gli autotrasportatori; ieri sera un uomo di 46 anni di Campli è stato preso a pugni da uno dei camionisti in sciopero che presidavano il casello della Val Vibrata.

Lo sventurato era appena uscito dal casello autostradale a bordo del suo furgone e stava proseguendo la marcia per imboccare la Provinciale 259 quando, improvvisamente, qualcuno ha scagliato pietre contro il mezzo frantumato il finestrino dell'abitacolo. L'uomo a quel punto si è fermato ed ha iniziato ad imprecare contro i presenti. Qualcuno di questi si è avvicinato per chiarire la situazione forse nel tentativo di farlo desistere dal proseguire la marcia e per invitarlo ad unirsi agli altri camionisti in sciopero contro la manovra Monti, il caro gasolio e il rincaro dei pedaggi autostradali. Ad un certo punto il 46enne, però, è stato aggredito alle spalle da qualcuno che gli ha sferrato un pugno al volto. Trasportato in ambulanza all'ospedale di Sant'Omero per le prime cure, lo sfortunato teramano se l'è cavata con 5 giorni di prognosi. Sull'episodio indagano i Carabinieri di Alba Adriatica.


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