Dieci feriti lievi, cinque da entrambe le parti, è il bilancio degli scontri avvenuti davanti alla sede Rai di Napoli durante un presidio organizzato dalla Rete Sociale per la Palestina. La protesta era scaturita in seguito alle polemiche suscitate dall'esibizione del rapper Ghali a Sanremo e al documento letto da Mara Venier su Domenica In, che aveva ricevuto una dura reazione dall'ambasciatore israeliano. La situazione è sfociata in scontri quando alcuni dei duecento manifestanti hanno cercato di affiggere uno striscione ai cancelli della Rai, trovando resistenza dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa.
Tra i feriti si segnala Mimì Ercolano, sindacalista del Si-Cobas, che ha riportato una ferita alla testa. Nonostante il momento difficile, Ercolano si dice pronta a tornare in piazza per manifestare. I manifestanti sostengono di essere stati manganellati nonostante fossero armati solo di bandiere.
La situazione si è calmata quando uno dei manifestanti è riuscito ad ottenere un'intervista ai microfoni della Rai per spiegare le ragioni del sit-in. Gli esponenti della Rete pro Palestina hanno sottolineato la necessità di una televisione pubblica che non censuri e che non neghi il genocidio in corso in Palestina.
Anche a Torino si sono verificati scontri durante una manifestazione pro Palestina davanti alla sede Rai. Sette feriti sono stati segnalati tra le forze dell'ordine, con danni a due mezzi di polizia. I manifestanti, ridottisi da un migliaio a poche centinaia, hanno sfilato per le vie della città inneggiando alla Palestina e contro lo Stato di Israele, fermandosi a vandalizzare alcune vetrine. Il corteo si è poi concluso in piazza Castello.
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