Il deputato del PD Luciano D'Alfonso replica alle critiche del presidente Marco Marsilio, proponendo un confronto basato su dati concreti e trasparenza amministrativa.
Il clima politico in Abruzzo si è surriscaldato a seguito delle dichiarazioni del presidente regionale Marco Marsilio, che ha paragonato il deputato del Partito Democratico, Luciano D'Alfonso, al personaggio di Don Circostanza tratto dal romanzo "Fontamara" di Ignazio Silone. Marsilio ha etichettato D'Alfonso come un "fanfarone" e "millantatore", accusandolo di criticare senza fondamento la gestione dell'aeroporto d'Abruzzo e la situazione fiscale regionale.
D'Alfonso ha prontamente replicato, sottolineando che, mentre i cittadini abruzzesi manifestavano contro l'aumento delle tasse e le problematiche nel settore sanitario, il presidente regionale ha scelto di attaccarlo personalmente. "Nel chiuso di un bunker sotterraneo, mentre gli abruzzesi protestavano per l'iniquo aumento delle tasse a fronte di una sanità malata, il presidente romano non ha trovato di meglio che attaccarmi personalmente", ha dichiarato D'Alfonso.
Il deputato ha evidenziato che, nonostante le promesse di riduzione della pressione fiscale, l'attuale amministrazione ha incrementato l'addizionale IRPEF per coprire il deficit accumulato nel settore sanitario durante gli ultimi sei anni di governo di centrodestra.
In merito alle critiche sulla gestione dell'aeroporto, D'Alfonso ha ricordato che nel 2024 lo scalo ha registrato una diminuzione di 25.149 passeggeri rispetto all'anno precedente, fermandosi a un totale di 843.696 utenti, ben al di sotto dell'obiettivo dichiarato di un milione di passeggeri. "A gennaio 2024 il presidente viaggiatore aveva promesso che si sarebbe arrivati a un milione di passeggeri entro l’anno, e invece lo scalo ha perso utenti fermandosi a quota 843.696", ha affermato D'Alfonso.
Sul fronte sanitario, D'Alfonso ha ricordato che sotto la sua presidenza, nel 2016, l'Abruzzo è uscito dal commissariamento, mentre l'attuale amministrazione rischia di farvi ritorno a causa di una gestione inefficace. Ha inoltre evidenziato che circa 120.000 cittadini abruzzesi sono costretti a rinunciare alle cure, le ASL hanno accumulato debiti per 180 milioni di euro e la mobilità passiva sottrae alla regione 104 milioni di euro all'anno.
D'Alfonso ha concluso proponendo un confronto pubblico basato su dati concreti, evitando polemiche sterili e personalismi. "Se vuole facciamo un confronto davanti a un giurì d’onore, evitando però i palloncini di cui ama contornarsi. Confrontiamoci sui numeri, sui dati veri, non su chi alza più la voce: vediamo chi ha più argomenti, non chi sa imitare meglio le scimmie urlatrici", ha dichiarato il deputato.
La proposta di D'Alfonso mira a riportare il dibattito politico su un terreno di trasparenza e responsabilità, focalizzandosi sulle reali esigenze dei cittadini abruzzesi e sulle soluzioni concrete ai problemi attuali.