Sconvolgente, Manga e Pedopornografia, in Italia è Sempre Reato. La Sentenza della Cassazione

Una recente sentenza del 24 novembre 2023 stabilisce i limiti della rappresentazione virtuale

30 Novembre 2023   08:36  

La Cassazione ha emesso una sentenza decisiva sulla questione della pedopornografia nei fumetti manga, gettando luce su un terreno virtuale spesso controverso.

La decisione, contenuta nella sentenza n. 47187 del 24 novembre 2023, stabilisce che anche i fumetti che raffigurano rapporti sessuali tra adulti e minori possono essere classificati come materiale pedopornografico.

La chiarezza della Cassazione ha sottolineato che ciò include disegni, pitture e qualsiasi rappresentazione che trasmetta l'idea che l'oggetto della rappresentazione pornografica sia un minore. Questo significa che chiunque venga trovato in possesso di tale materiale può essere denunciato, configurando un reato procedibile d'ufficio.

La pena per chi possiede manga erotici che rappresentano minori è severa, con la reclusione fino a tre anni e una multa non inferiore a euro 1.549. La delicatezza della questione sorge nel distinguere tra manga erotici che rappresentano adulti e quelli che raffigurano minori. La valutazione di questa distinzione è affidata al giudice del primo grado, che esamina le sembianze fisiche dei personaggi e lo sviluppo dei loro caratteri sessuali per determinare se si tratti effettivamente di pedopornografia.

La sentenza della Cassazione è stata applicata in un caso specifico in cui un uomo è stato trovato in possesso di fumetti che raffiguravano atti sessuali incestuosi tra adulti e minori, oltre a fotografie di minori in pose esplicite.

La condanna dell'uomo è stata confermata sia in Tribunale che in Corte d'Appello. La difesa aveva sostenuto che le immagini non rappresentavano situazioni reali e quindi non dovrebbero essere considerate pedopornografia ai sensi del Codice Penale, ma la Cassazione ha respinto questo argomento, ribadendo che il materiale posseduto aveva chiare connotazioni pedopornografiche.

L'interpretazione attuale della legge sulla pedopornografia virtuale, secondo la Cassazione, considera il materiale pedopornografico virtuale, compresi fumetti e manga che rappresentano minori in attività sessuali, come un reato ai sensi della legge italiana.


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