La polizia di Pescara ha smantellato una centrale di spaccio allestita in un appartamento, arrestando una giovane di 20 anni. L'operazione è scattata dopo settimane di osservazione su un immobile nel capoluogo adriatico, dove era stato notato un insolito andirivieni di tossicodipendenti. L’abitazione era frequentata dalla compagna di un uomo con precedenti per reati legati agli stupefacenti, attualmente sottoposto ad affidamento in prova ai servizi sociali.
I sospetti sono stati confermati durante un intervento congiunto di polizia, guardia di finanza e carabinieri. Gli agenti sono riusciti a bypassare le misure di sicurezza adottate, tra cui una “vedetta” posta all’esterno dell’appartamento. All’interno, hanno scoperto una vera e propria centrale di spaccio. La giovane aveva appena ceduto 1,5 grammi di crack a un acquirente e possedeva ulteriori 19 grammi di crack, 9,5 grammi di cocaina, 16 grammi di eroina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze.
L’appartamento ospitava anche la madre della donna e il figlio minorenne, risultati estranei all’attività illecita. Sequestrati anche un impianto di videosorveglianza composto da quattro telecamere nascoste e un monitor da 65 pollici, utilizzato per monitorare l'attività di spaccio. È stata trovata e sequestrata anche una somma di 1.495 euro, considerata provento dell’attività criminale. La 20enne è stata arrestata per cessione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e condotta in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.