Scoppia caso diplomatico tra Roma e Parigi, Gendarmi abbandonano migranti in territorio italiano,

16 Ottobre 2018   11:41  

Poliziotti francesi che scaricano migranti di nascosto in territorio italiano. Dopo un rapporto della questura di Torino scoppia un nuovo caso diplomatico tra Roma e Parigi: due agenti della Digos hanno dichiarato di avere visto, venerdì mattina, delle persone di origine africana scendere da un furgone della gendarmeria sulla strada che da Claviere conduce a Cesana, in alta Valle di Susa.

L'episodio, su cui ha avviato un'inchiesta la procura del capoluogo piemontese, è ancora tutto da chiarire. Ma i suoi contorni sembrano ricordare lo sconfinamento dello scorso marzo, quando una pattuglia di doganieri transalpini fece irruzione a Bardonecchia in una sala in uso a una Ong.

La Farnesina si è attivata e la Francia, come hanno riferito all'ANSA fonti del governo di Parigi, ha ammesso che "si sta lavorando per cercare un chiarimento a quello che sembra un incidente".

"Macron che si dice buono e generoso scarica di notte immigrati in Italia? Pretendiamo risposte chiare, rapide e inequivocabili da Parigi", tuona in serata Matteo Salvini e a stretto gito arriva il chiarimento: c'è stato un "errore" per cui si esprime "rammarico".

A commetterlo sono stati gendarmi "arrivati soltanto da pochi giorni" nella regione al confine con l'Italia, che "non conoscevano bene il posto", spiega Cécile Bigot-Dekeyzer, prefetta della regione francese Hautes-Alpes.

Sulla vicenda Salvini era stato da subito chiaro: "se qualcuno pensa davvero di usarci come il campo profughi d'Europa violando leggi, confini e accordi, si sbaglia di grosso".

Secondo l'informativa della Digos, i migranti erano in due. I 'gendarmi' li hanno fatti scendere dal furgone e, con eloquenti gesti delle mani, li hanno mandati via. Gli extracomunitari si sarebbero inoltrati nei boschi, mentre il furgone è ripartito in direzione del confine. Ed è stato in quel momento che gli italiani hanno scattato una fotografia, annotando anche il numero di targa.

Una vicenda che "se confermata è grave e surreale", commenta il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi. Per il procuratore Armando Spataro si prospetta una nuova e difficile partita con l'autorità giudiziaria francese.

L'episodio di Bardonecchia ha dato vita, nelle scorse settimane, a un duro braccio di ferro. I magistrati torinesi rivendicano il diritto di procedere contro i cinque doganieri, ma la Francia ha risposto picche alla richiesta di collaborare: non ha nemmeno fornito le generalità dei componenti della pattuglia. La presenza di migranti è ormai abituale in questa zona conosciuta soprattutto per il turismo e le piste da sci. Sono tanti quelli che tentano di attraversare la frontiera passando per i sentieri anche in pieno inverno. Le voci di gendarmi che li bloccano e li riportano in Italia si susseguono da tempo, ma finora la questione non era mai emersa ufficialmente.

Gli agenti della Digos hanno notato il furgone durante un servizio di controllo nella zona di Claviere, l'ultimo comune in territorio italiano, che è diventato il focolaio della protesta di antagonisti e di 'no border' dopo lo sgombero, mercoledì mattina, di Chez Jesus, il rifugio per migranti ricavato nella canonica del paesino.

Questa mattina gli attivisti hanno montato un tendone da campo nel parcheggio vicino alla chiesa, ma si sono allontanati dopo l'intervento delle forze dell'ordine e del sindaco. Undici anarchici, per la maggior parte di nazionalità francese, sono stati identificati.

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini torna sul caso Claviere. "Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente. Quanto successo a Claviere è un'offesa senza precedenti nei confronti del nostro Paese, e mi chiedo se gli organismi internazionali - a partire dall'Onu fino all'Europa - non trovino "vomitevole" lasciare delle persone in una zona isolata senza assistenza. Siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla. Non accettiamo le scuse". 

"Chi erano - chiede Salvini- questi immigrati? Da dove venivano? Perché sono stati abbandonati? E ancora: per la civile Parigi è normale scaricare delle persone nei boschi? Perché i francesi parlano di 'gendarmi che non conoscevano la strada', se poi il furgone è rientrato nel proprio paese a gran velocità e senza esitazioni? Andremo fino in fondo", conclude il ministro.



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