Scuola. Bianchi: "In presenza bisogna continuare con le vaccinazioni" problemi di discriminazioni

14 Luglio 2021   12:04  

"Stiamo tutti lavorando per la scuola in presenza ma bisogna che si completi l'opera di vaccinazione". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, partecipando alla presentazione del rapporto Invalsi 2021.

"L'85% degli insegnanti - ha aggiunto - sono vaccinati, ma siamo un po' indietro con i ragazzi. Bisogna fare un atto di responsabilità collettiva. Faccio un appello, naturalmente lasciando la libertà alle persone". "Veniamo da due anni di grande sofferenza, è inutile che ce lo neghiamo" ha detto poi il ministro- "Sono anni in cui tutta la nostra scuola ha fatto ricorso a strumenti che non erano nella nostra tradizione, nella nostra storia. Ma strumenti che, in qualche modo, hanno segnato anche delle difficoltà", prosegue Bianchi. "In realtà la nostra scuola non giunge nel 2019 in una forma splendida", ammette.

"Avevamo dei segnali molto preoccupanti di disuguaglianze interne al sistema sia dal punto di vista territoriale, tra nord e sud, sia dal punto di vista del territorio, tra aree interne e aree metropolitane. Sia dal punto di vista sociale", spiega. "Non dobbiamo nasconderci dietro un dito. Ci sono problemi di discriminazione sociale". Il ministro parla poi di "una dispersione molto alta e molto disuguale nel Paese, con le regioni del nord che già nel 2019 erano allineate ai migliori livelli europei e molte aree del sud - non regioni - che segnavano dei dati per noi inaccettabili". "Bisogna porre la scuola al centro del paese per uscire da questa fase nella maniera migliore.

La scuola è la base di ogni possibile rilancio, non c'è sviluppo del paese se non c'è il rilancio della scuola. Nella dotazione materiale, il Governo ha investito e sta investendo moltissimo. Prima del Pnrr abbiamo già messo 3 miliardi e mezzo, stiamo mettendo un altro miliardo e mezzo per le infrastrutture" conclude Bianchi. 


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