#SeanPenn Controllato Già Prima Di Incontrare 'El Chapo'. IL VIDEO Della Cattura

12 Gennaio 2016   10:15  

Sean Penn finisce nei guai: l'attore è indagato per la sua intervista esclusiva a 'El Chapo', il barone della droga messicano, pubblicata su Rolling Stone. L'incontro segreto tra l'attore e il boss di Sinaloa avrebbe aiutato le autorità messicane a catturare El Chapo.

L'incontro tra Sean Penn e il barone della droga messicano El Chapo, avvenuto lo scorso 2 ottobre, è durato sette ore ed è avvenuto in una zona della giungla nello stato messicano di Durango, in cima ad una montagna, al confine con Sinaloa.

Secondo quanto raccontato dall'attore americano alla rivista Rolling Stone che ha pubblicato la sua intervista esclusiva con tanto di foto della loro stretta di mano, i due hanno "mangiato, bevuto e parlato"circondati dalle guardie del corpo del boss.

"Non ho niente da nascondere", ha detto Sean Penn al'Ap, dopo le polemiche.

"Sono convinto che la Dea (l'agenzia anti-droga americano) e le autorità messicane seguissero ogni mio movimento in Messico",  confessa Sean Penn nell'introduzione alla sua intervista.

"Nel momento in cui sono atterrato, sono diventato sospettoso di tutto", ha aggiunto l'attore rivelando che durante la preparazione dell'intervista era costretto "a usare telefonini una sola volta e poi bruciarli, indirizzi email anonimi, messaggi criptati".

La "cosiddetta intervista" realizzata da Sean Penn al narcotrafficante messicano noto come El Chapo "manda su tutte le furie", ha detto il chief of staff della Casa Bianca Denis McDonough interpellato dalla Cnn, affermando inoltre che la posizione di Sean Penn e degli altri coinvolti pone quesiti.

Nell'intervista, organizzata dall'attrice messicana Kate Del Castillo, che ha interpretato una drug queen messicana in una nota soap opera, Penn racconta che il boss del cartello di Sinaloa, considerato il più grande narcotrafficante del mondo, voleva far girare un film sulla sua vita.

Nell'intervista segreta il boss messicano racconta che aveva mandato per tre mesi degli ingegneri in Germania perchè imparassero come evitare problemi scavando il lungo e profondo tunnel attraverso cui il boss è evaso da una prigione di massima sicurezza. Nella stessa intervista 'El Chapo' si vanta anche di essere il più grande fornitore di droga del mondo e di avere una flotta di sottomarini, aerei, camion e navi.

Alcune foto segnaletiche pubblicate oggi dal quotidiano 'El Universal' sembrerebbero però provare che, già prima di incontrare in gran segreto Joaquin 'el Chapo' Guzman lo scorso autunno, Sean Penn era tenuto sotto sorveglianza dalle autorità messicane: le stesse che, a proposito di quell'incontro con il famigerato boss del narco-traffico, adesso lo hanno iscritto nel registro degli indagati per presunto favoreggiamento insieme a Kate del Castillo, l'interprete di telenovelas che si prestò come mediatrice.

Il materiale ottenuto dal giornale sarebbe stato estrapolato da un dossier preparato dai servizi segreti del Paese latino-americano.

In una delle immagini si vedono in lontananza un uomo dalle fattezze simili a quelle dell'attore statunitense e una donna, indicata come del Castillo, arrivare il 2 ottobre all'aeroporto di Guadalajara.

I due compaiono quindi in un'altra istantanea, nella quale stringono la mano a un individuo prima di salire a bordo dell'auto di questi per la tappa successiva della missione che li avrebbe condotti al covo del super-latitante, evaso da poco.

Immortalato anche uno degli aerei da turismo che avrebbero trasportato alla destinazione finale il protagonista di 'Dead Man Walking', l'attrice e i loro accompagnatori.

Potrebbe dunque avere ragione Penn, il quale sulla rivista 'Rolling Stone' ha scritto di aver ricevuto a suo tempo una "soffiata credibile" in base alla quale gli inquirenti dell'anti-droga locale "erano al corrente del nostro viaggio in Messico", avente lo scopo di intervistare 'el Chapo' in vista dell'eventuale realizzazione di un film su di lui.

ESTRADIZIONE - Sarà ben piu' lungo del previsto, minimo un anno ma anche sei se i suoi avvocati si dimostreranno abili, il processo di estradizione del boss negli Usa. Lo ha anunciato Jose' Manuel Merino Madrid, responsabile del settore Esteri della procura nazionale.

Catturato per la terza volta, dopo la fuga rocambolesca lo scorso 11 luglio dal carcere di massima sicurezza di Altipiano, venerdì scorso potrebbe anche restare in Messico fino ad una massimo di sei anni, se i suoi avvocati ricorreranno a tutti i gradi di giudizio e alle tecniche ostruttive.

Tutto insomma pur di impedire che El Chapo finisca negli Usa dove tutti, a partire dai suoi uomini per cui a quel punto diventerebbe un pericolo, temono che possa vuotare il sacco sulla sua vastissima rete criminale e sui funzionari che ha corrotto nel corso della sua carriera ultradecennale.


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